Accadde domani: la nascita del Genoa
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Sono trascorsi 131 anni (domani saranno 132) da quando, il 7 settembre 1893, nelle sale del consolato britannico di Via Palestro a Genova, viene redatto l’atto di fondazione del Genoa Cricket and Athletic Football Club: la funzione è, molto semplicemente, quella di ufficializzare l’esistenza di un circolo che, da oltre un anno, svolge diverse attività sportive, ma in breve tempo si trasforma nella base dell’attuale sistema calcistico italiano.
In quel periodo, Genova è una città portuale molto importante, capace di attirare gli interessi di compagnie commerciali straniere, soprattutto britanniche: nel 1869, infatti, viene inaugurato il Canale di Suez, ceduto 6 anni dopo dall’Egitto al Regno Unito, che si ritrova così in pieno controllo della rotta delle Indie, con annessi risvolti coloniali e di commercio. La comunità britannica presente nel capoluogo ligure cresce sempre più, ed esporta in Italia la pratica di sport di squadra e individuali di tradizione anglosassone, come il cricket, la pallanuoto e, appunto, il calcio, attività “popolare” per eccellenza.
Il primo campo di allenamento del neonato Genoa Cricket and Athletic Club è quello della Piazza d’Armi del Campasso, a Sampierdarena: inzialmente le attività sono circoscritte alla comunità inglese, ma nel giro di un triennio, con l’ingresso della mitica figura del medico londinese Richardson Spensley, il circolo viene aperto anche agli italiani con conseguente divulgazione e promozione dello sport anche tra la popolazione locale. Spensley rinomina il club in Genoa Cricket and Footbal Club e, di lì a poco, nel 1898, il Genoa contribuisce a fondare la Federazione Italiana del Football (FIF), antesignana dell’attuale FIGC. L’8 maggio 1898, il Genoa si aggiudica il primo campionato ufficiale, organizzato in forma di quadrangolare con Internazionale Torino, Ginnastica Torino ed FC Torinese. Il calcio italiano è nato.
