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Tutti pazzi per SuperSex, la nuova serie tv sulla vita di Rocco Siffredi firmata Netflix. Famoso per la sua carriera nel mondo della pornografia, viene raccontato nelle sue mille sfaccettature, vite vissute e il suo amore per il sesso. Ma non è oro tutto quel che luccica.

Stando alle ultime notizie, Rocco Siffredi è stato denunciato per da una giornalista, a seguito di un’intervista proprio sulla serie tv appena uscita. Avances, messaggi, chiamate, offese verso la giornalista che l’hanno portato – come succede spesso – a uno stato d’ansia tale da doversi rivolgere al commissariato Prati per denunciare con annesse prove documentate.

Il porno star nei guai!

Tutto è iniziato a Dicembre, prima del lancio della serie tv ”SuperSex”. La giornalista ha contattato Siffredi per un’intervista. Il primo scambio di messaggi è colloquiale e rispettoso, fin quando l’attore non manda in chat la foto della giornalista e la riempe di complimenti. L’intervista non va a buon fine.

Successivamente la giornalista ricontatta Rocco per provare a rifare l’intervista, che avviene nell’Hotel Parco dei Principi di Roma. L’incubo inizia subito dopo l’intervista, in cui Rocco con insistenza ha proseguito con i suoi commenti indesiderati.

Uno dei messaggi di Rocco

«Sei veramente simpatica, troppo carina e bona… te lo posso dire! Quando ti stringevo non lo potevo dire troppo di più, però c… beh… lasciamo perdere che mi stavi a fa veni’ proprio una roba un po’ particolare. Però te l’ho detto per dirti che sei veramente una donna top, femminilità top. Il problema è che sono sempre molto sensibile e ho sentito tanto. Quando è arrivata l’amica tua, ciao! Eravate in due e non una e me ne sono scappato. Non per paura, ma per non fare danni».

Le offese alla giornalista

Non è tutto. Una volta visionata l’intervista, ha voluto ritagliare alcune parti e non contento ha offeso la giornalista per l’articolo, «Ho letto il tuo articolo e devo dire che quando il destino ti dice di non incontrare quella persona perché è sbagliata, la mia natura mi porta sempre a scoprire perché: non sei una giornalista, sei una approfittatrice, per vendere i tuoi articolini gonfiati ci metti tanto del tuo. Togli di qua perché te l’ha detto il direttore e aggiungi di là. Vabbè, buona vita, woman». 

Questa tipologia di messaggi denigranti hanno continuato a invadere la vita della giornalista che ha deciso di denunciare e di non ritrattare nonostante lui abbia provato invano a scusarsi dopo aver saputo della denuncia.