L’umiltà è il distintivo della nobiltà dell’anima
Se c’è un modo a questo mondo per poter individuare la nobiltà dell’anima di una persona, non è sicuramente quello della sua posizione sociale. L’umiltà rappresenta invece l’unico pedigree che certifica la nobiltà dell’anima di un individuo. Quest’ultimo pur essendo consapevole si occupare una casella importante nell’ambito di una collocazione sociale, non ne approfitta per autocelebrarsi ed aspettarsi il posto sempre in prima fila.
L’umile di cuore, al contrario, usa la sua influenza per servire meglio gli altri, senza aspettarsi nulla in cambio se non una gratificazione da parte della sua coscienza. Egli non pronuncerà mai la frase: Voi non sapete chi sono io!, ma al contrario, si metterà in fila per aspettare suo turno. Essere umili in una società che ti impone i suoi stereotipi ispirati all’ambizioni e alla conquista del potere ad ogni costo, diventa sempre più difficile di questi tempi. L’umiltà non è un’espressione politica per poter far credere agli altri ciò che in realtà non si è, ma un’espressione della nostra anima a diretto contatto con la nostra coscienza. Per questo se ne deduce che si può ingannare chiunque ma mai se stessi.
L’umile avverte l’esigenza di non autocelebrarsi non perché non ne sia capace ma perché non ne ha bisogno. Gli ultimi saranno i primi ed è per questo che i primi di oggi, saranno gli ultimi di un domani che non avrà mai una fine. Meditiamo tutti indistintamente
