Gli anime che devi assolutamente vedere: Tokyo Ghoul
Nuovo appuntamento con la rubrica sugli anime che meritano attenzione: oggi è il turno di Tokyo Ghoul. Un’opera intensa, ricca di elementi gore che ha come focus la disumanizzazione, attraverso una narrazione molto cupa e sanguinosa. Tratto dal manga di Sui Ishida, l’anime è stato prodotto dallo studio Pierrot e trasmesso per la prima volta nel 2014. Fin dalla sua uscita, ha suscitato un forte impatto per il suo approccio crudo e disturbante al tema dell’alterità, oltre che per le animazioni intriganti e la colonna sonora coinvolgente.
La vicenda si svolge in una Tokyo apparentemente normale, ma segretamente infestata dai Ghoul: esseri che si nutrono di carne umana e vivono nascosti tra gli uomini. Il protagonista, Ken Kaneki, è uno studente universitario timido e solitario, che nel profondo disprezza i Ghoul. Un giorno, dopo averla osservata più volte, Kaneki riesce ad avere un appuntamento con Rize Kamishiro, inconsapevole che le sia una Ghoul. Naturalmente, l’incontro era per lei solo una scusa per nutrirsi, dunque a un certo punto tenta di aggredirlo per mangiarlo. Sopravvive miracolosamente, mentre lei viene schiacciata in un incidente nei pressi di un cantiere morendo. Il ragazzo viene trasportato in ospedale con gravissime ferite, dunque gli vengono trapiantati alcuni organi di Rize per non morire, ma al prezzo di diventare lui stesso un ibrido, incapace di tornare alla sua condizione precedente. Da quel momento, si apre per lui un conflitto interno a causa della sua nuova doppia natura, trovandosi in bilico tra il mondo umano e quello dei Ghoul.
Tokyo Ghoul si svolge un universo spietato, dove la violenza è la normalità e la sopravvivenza una forma di condanna. L’opera cerca di analizzare quali siano i confini della coscienza e della mostruosità, seguendo l’evoluzione emotiva di Kaneki. Al centro dell’opera c’è la sua lenta perdita dell’innocenza, ma anche la ricerca disperata di un senso in un mondo diviso.