Lazio-Venezia 3-1: Castellanos guida la Lazio verso il successo
Una grande Lazio convince al debutto contro il Venezia: il 3-1 dei biancocelesti è un risultato assolutamente meritato per quanto visto in campo.
Il Venezia ha offerto una prova discreta, ma gli errori dei singoli nel reparto arretrato hanno condizionato inevitabilmente il match.
Ottima partenza per Baroni come allenatore della Lazio, che ora si trova in vetta alla classifica a pari punti con il Verona, unica altra squadra a trionfare per ora in questa prima giornata di campionato.
Primo tempo
L’inizio della partita è quantomeno scoppiettante, con due gol nei primi undici minuti di gioco.
Ad andare in vantaggio è il Venezia, con una gran conclusione a giro di Andersen al terzo minuto dopo una forte riaggressione dei lagunari.
Il pareggio laziale arriva all’11mo con il Taty Castellanos, <a href="http://che scippa il pallone ad un incerto Svoboda e a tu per tu con Joronen lo fredda sul primo palo, confermando l’ottimo momento di forma.
La Lazio, come un diesel, impiega qualche minuto per riorganizzarsi dopo lo schiaffo iniziale del Venezia, ma poi mette in mostra buone cose.
Molto intraprendente Dele-Bashiru, che svaria per tutto il campo come gli chiede dalla panchina Baroni.
Gli arancioneroverdi sono attenti in fase difensiva e bloccano quasi tutte le iniziative biancocelesti.
Dopo una ventina di minuti in cui le squadre abbassano i ritmi e non creano grandi occasioni, al 37mo la Lazio va vicinissima al sorpasso.
Dopo una bella combinazione sulla destra, Noslin pennella un cross perfetto su cui si avventa Castellanos, che va altissimo ma mette fuori di un nulla di testa.
Un’occasione enorme capita quattro minuti dopo: altra giocata sublime di Noslin e Castellanos anticipa ancora una volta i difensori del Venezia.
Stavolta, l’argentino guadagna il rigore dopo che Sverko lo scalcia nettamente: dal dischetto Zaccagni non sbaglia e fa 2-1 per la Lazio.
La Lazio guadagna fiducia dal vantaggio e al 44mo va due volte vicina al terzo gol: Joronen salva prima su Dele-Bashiru e poi sul gran tiro a giro di Marusic.
Secondo tempo
Formazioni invariate all’inizio della ripresa, si ricomincia con gli stessi 11.
Al 55mo arriva la prima occasione della ripresa, sempre con lo scatenato Castellanos, il cui tiro a giro deviato impegna Joronen in una difficile parata che fa sbattere il pallone sulla traversa.
Il Venezia si riaffaccia nella metà campo laziale poco dopo con il subentrato Haps, che da buona posizione spreca una grande occasione per pareggiare.
Come nel primo tempo, anche la parte centrale della ripresa vede Lazio e Venezia abbassare il ritmo: comprensibile visto il caldo e la condizione non ottimale dei giocatori.
Gli unici stravolgimenti della partita sono le sostituzioni, con Baroni che cambia entrambi gli esterni: Zaccagni e Noslin, entrambi destri, lasciano spazio a Tchaouna e Isaksen, entrambi mancini.
All’80mo la giocata che chiude la partita: apertura sulla destra per Lazzari, che crossa in mezzo e trova la sfortunata deviazione di Altare, che mette nella propria porta il pallone del 3-1.
Un infuocato Castellanos potrebbe trovare il 4-1, ma il palo gli nega la gioia della doppietta personale.
C’è spazio anche per il debutto di Gaetano Castrovilli in biancoceleste, al posto del Taty Castellanos, acclamato da tutto l’Olimpico.
I nuovi entrati potrebbero far esplodere l’Olimpico all’88mo, ma Tchaouna manda alto di testa a porta vuota, forse tradito dalla deviazione immediatamente precedente di Castrovilli.
L’opposizione del Venezia è praticamente nulla e la partita scivola verso la conclusione.
Migliore in campo è indiscutibilmente Castellanos, vero mattatore del match: buona l’impressione fatta anche da Dele-Bashiru.
Nel Venezia male la retroguardia: bocciati tutti e tre i difensori di Di Francesco, ognuno responsabile sui 3 gol biancocelesti.