“Il giovane Berlusconi”, su Netflix un ritratto sfumato e controverso del Cavaliere
“Il giovane Berlusconi”, la docuserie in tre episodi disponibile su Netflix da aprile 2024, si propone di raccontare la storia di Silvio Berlusconi, dalle sue umili origini come venditore porta a porta fino alla creazione del suo impero mediatico e alla discesa in politica. Un ritratto ambizioso e complesso, che cerca di sfatare alcuni miti e di mettere in luce le zone d’ombra di una figura controversa come quella del Cavaliere.
La docuserie utilizza un montaggio dinamico e ricco di filmati d’archivio, che ripercorrono i momenti salienti della vita di Berlusconi: la giovinezza a Milano, il successo imprenditoriale con la Fininvest, la fondazione di Canale 5 e la nascita di Forza Italia. Il tutto arricchito da interviste a giornalisti, politici, collaboratori e familiari del Cavaliere, che offrono la loro prospettiva sugli eventi narrati.

Uno dei punti di forza della docuserie è l’analisi attenta delle innovative strategie di comunicazione utilizzate da Berlusconi per costruire il suo consenso. Viene messo in luce il ruolo fondamentale della televisione nella sua ascesa politica, e come questa sia stata usata per veicolare un messaggio semplice e diretto, basato su valori come la famiglia, il successo e l’ottimismo.
Critiche e zone d’ombra, la figura di Berlusconi in tutte le sue sfaccettature
“Il giovane Berlusconi” non si propone di santificare il Cavaliere. Anzi, la docuserie mette in luce anche le sue zone d’ombra, come i rapporti con la mafia, gli scandali sessuali e l’uso spregiudicato del potere. Vengono analizzati i lati oscuri del berlusconismo, il suo populismo e le sue derive autoritarie.

Nel complesso, “Il giovane Berlusconi” offre un ritratto sfumato e lontano dalle hagiografie di parte. Una docuserie ben fatta e interessante, che permette di approfondire la conoscenza di una figura chiave della storia italiana recente, con tutte le sue luci e le sue ombre.
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