La prima parte della nuova stagione di “The Witcher“ inizia a mostrare gli effetti delle “divergenze creative” tra Henry Cavill e gli autori/sceneggiatori della serie.
The Witcher stagione 3: le divergenze creative
Come già noto, infatti, l’attore ha deciso di abbandonare il suo ruolo a partire dalla quarta stagione proprio a causa delle scelte degli autori e sceneggiatori di non rispettare fedelmente quanto descritto nei libri e nei videogiochi. Uno stravolgimento che certamente sviluppa storie originali ma che, secondo Cavill, rischiano di snaturare l’intera ambientazione di The Witcher a causa di elementi estranei che non possono essere giustificati e conciliati con la caratterizzazione e la storia scritta ed ideata da Andrzej Sapkowski.
The Witcher stagione 3: gli effetti delle divergenze creative
Sembrerebbe non essere un caso quindi che Geralt, nonostante sia il protagonista dell’intera storia, appaia molto meno sullo schermo lasciando spazio ai personaggi secondari ed alle loro storie che nelle stagioni precedenti non avevano goduto di particolare attenzione e rilievo.
Questa scelta rende però difficile, per lo spettatore, seguire i riferimenti alle varie sotto-trame che si intrecciano creando un vero e proprio labirinto narrativo.
A tutto questo si aggiunge l’assenza di premesse e spiegazioni degli eventi e concetti citati dai videogiochi e dai libri: chi non conosce approfonditamente l’ambientazione vive quindi un forte senso di confusione alimentato anche dalle deviazioni della serie tv rispetto alle opere originali che, come temuto dall’attore protagonista, alterano il modo di pensare dei personaggi e le loro storie.
The Witcher stagione 3: analisi della parte 1
Nonostante la scelta di abbandonare il cast di The Witcher, Henry Cavill continua a ricoprire alla perfezione il ruolo ricevuto: la sua interpretazione fa trasparire l’immensa passione e dedizione dell’attore per la saga.
Il cambiamento e la crescita interiore del cacciatore di mostri è accuratamente studiato e ricreato da Cavill che riesce a far percepire allo spettatore la fatica vissuta da Geralt per trovare il giusto equilibrio tra il lato scontroso e di poche parole che tende a risolvere i problemi in modo drastico con il lato empatico, umano e sensibile, soprattutto nei confronti di Ciri Yennefer e in alcune particolari occasioni anche Jaskier.
Fin dall’inizio si può notare che gli standard qualitativi dei combattimenti non sono diminuiti ma il maggiore impiego della CGI (ad esempio per gli schizzi di sangue) tende a creare risultati dove la natura digitale degli effetti salta all’occhio.
In questi primi 5 episodi si susseguono momenti di vita domestica tra Geralt, Ciri e Yennefer con scene di lotta, scoperte ed indagini tipiche di The Witcher.

Geralt, con la sua nuova famiglia improvvisata, si sposta di continuo per sfuggire alle varie fazioni che danno la caccia alla giovane per realizzare i loro scopi.
Tra una fuga e l’altra, Ciri si sottopone ad intensi allenamenti per controllare i suoi poteri ed affinare le tecniche apprese dai witcher.
Come in ogni famiglia, non mancano gli scontri tra diversi modelli educativi così come la lotta della giovane principessa per vedere riconosciute le sue abilità ed essere libera di agire autonomamente. Con queste dinamiche sullo sfondo, la storia continuerà a svilupparsi in un intreccio di eventi posti su diverse linee temporali che poi si diramano in altre sotto-trame collegate ai vari personaggi secondari.
Al momento non è semplice identificare chiaramente gli avversari da sconfiggere per riuscire a proteggere Ciri e, probabilmente, solo i lettori e giocatori più attenti a decodificare tutte le informazioni ed i riferimenti inseriti in questa prima parte della terza stagione.
Per chi è meno informato potrebbe risultare invece utile affidarsi alla pagina Wiki di The Witcher per ottenere delle prime risposte ai propri dubbi.
ATTENZIONE! POSSIBILI SPOILER PIÙ AVANTI
Tra i numerosi avversari che Geralt, Ciri e compagni dovranno affrontare, i principali sono:
- la Caccia Selvaggia, principale nemico all’interno del terzo capitolo del videogioco, presentato prima come un sussurro minaccioso e poi in un bizzarro inseguimento a cavallo (che purtroppo ha una resa simile alle scene di corsa di Twilight);
- Il mago del fuoco Rience, incaricato di recuperare la giovane principessa dal sovrano di Cintra e sostenuto da un altro incantatore molto più potente;
- Il re di Redania, che avrebbe dovuto sposare la biondissima Ciri nella seconda stagione.
La presenza di queste fazioni più grandi comporta una serie di digressioni narrative che rendono la trama molto frammentata richiedendo un grande sforzo dello spettatore per mantenere sempre alta l’attenzione per non perdere i collegamenti offerti dai vari racconti retrospettivi inseriti negli episodi.
I numerosi intrighi e complotti rubano la scena alle creature magiche ma, nonostante questo, le scene di combattimento con i mostri valgono l’attesa grazie ad un attento studio delle coreografie e delle riprese che riesce a coinvolgere lo spettatore nella frenesia della battaglia.
The Witcher stagione 3: analisi della parte 1 – Jaskier e Radovid
Come nelle stagioni precedenti, il personaggio di Ranuncolo (Jaskier) continua a ricopre il ruolo di spalla ed aiutante che porta i nodi al pettine senza privare la serie dell’ironia necessaria a sdrammatizzare e far riprendere fiato al pubblico dopo la lunga serie di sviluppi di trama.
Totalmente inaspettato è il ruolo del Principe Radovid, fratello minore di Re Vizimir di Redonia, che oltre a superare le aspettative di Redonia Dijkstra e dell’incantatrice Rebecca dimostrando particolare abilità nell’arte dello spionaggio, riesce addirittura a conquistare il cuore e la fiducia di Jaskier nonostante i numerosi sospetti iniziali del bardo nei confronti di Redonia.
The Witcher stagione 3: analisi della parte 1 – Yennefer e Ciri
Le altre due co-protagoniste di questa stagione, Yennefer e Ciri, ricevono (finalmente) una modesta crescita caratteriale che permette di approfondire le loro motivazioni, idee ed emozioni: purtroppo, per ragioni di caratterizzazione e sceneggiatura, il confronto con Geralt continua a non essere sostenibile ma si spera che nella seconda parte della terza stagione di The Witcher possano esserci altri progressi in questa direzione. L’incantatrice ha in più occasioni dimostrato il suo impegno per fare ammenda di quanto successo nel finale della seconda stagione insegnando, anche con l’aiuto del cacciatore di mostri, alla principessa le responsabilità ed il peso delle scelte di una leader. Ciri diventa il cuore pulsante della narrazione e il punto di congiunzione tra Yennefer e Geralt che vedono, anche grazie all’impegno condiviso nel proteggere la ragazza, una maggiore stabilità, complicità e fiducia tra i due.

The Witcher stagione 3: conclusioni
In linea generale si può affermare che questa prima parte della terza stagione di The Witcher (la seconda parte uscirà su neflix il 27 luglio) ha messo molta carne sul fuoco iniziando a mostrare il grande potenziale che questa saga ha da offrire per una serie tv.
Per il momento, molti passaggi, a causa della loro mancanza di approfondimento, potevano essere facilmente tagliati ma nulla impedisce di sperare che le storyline imprevedibili dedicate a vari personaggi secondari (basti pensare alla maga Fringilla) possano rivelare in futuro dettagli ed informazioni fondamentali allo sviluppo della trama.
In The Witcher è un dato di fatto che Henry Cavill, anche grazie alla sua grande conoscenza dell’intera saga, sia riuscito a caricarsi sulle spalle l’interesse del pubblico per l’intera serie.
Purtroppo, la difficoltà degli sceneggiatori ed autori della serie nel trovare il giusto compromesso nel garantire che i principali eventi non fossero oggetto di rivisitazioni e derive narrative ha fatto sì che tra i fan si inizi a diffondere il pensiero che la serie vada considerata conclusa con la sostituzione dell’attore: Liam Hemsworth dovrà infatti reggere il peso delle aspettative e del confronto con il proprio predecessore.
È probabile che questo problema si presenterà in una fase avanzata della quarta stagione tenuto conto dei necessari approfondimenti di quanto sembrerebbe dover accadere a Ciri sulla base di quanto rivelato nel trailer della seconda parte della terza stagione.

Laureato in giurisprudenza con tesi in logica ed informatica giuridica e praticante avvocato.
Da sempre appassionato al mondo nerd ed alla musica, frequenta il mondo del cosplay e delle fiere del fumetto da più di dieci anni.