Dopo “Strappare lungo i bordi“, Zerocalcare torna alla carica nel palinsesto Netflix con la serie “Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo“.
“Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo”: la rottura con la precedente serie
Nella scelta delle tematiche e dell’intera sceneggiatura di questa nuova serie, il fumettista avrebbe potuto coccolare il suo pubblico continuando sulla falsa riga di “Strappare Lungo i Bordi“. Zerocalcare ha però deciso di rischiare e rompere con il suo precedente prodotto senza però perdere i suoi elementi distintivi come il marcato accento romano, lo stile dei personaggi e l’elevata sensibilità e grazia nel trattare le tematiche più varie. Questo salto nel vuoto, probabilmente anche grazie al successo di quanto già pubblicato ed alle attente politiche di marketing e copywriting (basti pensare agli annunci pubblicitari apparsi a Napoli), si è rivelato vincente offrendo un intrattenimento di alta qualità che prende di petto i problemi e gli argomenti controversi stimolando lo spettatore alla riflessione.
“Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo”, le tematiche
Nel corso degli episodi, i temi trattati sono molto vivi ed attuali ma la loro narrazione non cade mai nella vuota retorica o nella banalità che annoia lo spettatore. Anche nel raccontare il suo rapporto con la stampa e la televisione Zerocalcare non ha paura di rendere evidente la sua diffidenza e sfiducia dimostrando di non aver perso il taglio molto sincero tipico dei suoi flussi di coscienza.
La leggerezza dei toni utilizzati ben si concilia con il peso delle difficoltà e delle crisi interiori raccontate: ogni personaggio esprime uno spaccato della vita quotidiana di quei cittadini che si sentono abbandonati dalle istituzioni. I confini tra giusto e sbagliato diventano più confusi quanto più ci si addentra nelle vicissitudini e necessità da conciliare: ogni storia raccontata da Zero costituisce un filo di un’aggrovigliata matassa che appare evidente nello scontro tra le ideologie presentate nella serie.
I colloqui con la polizia costituiscono una cornice ben strutturata che permette di incastrare i racconti del passato con eventi più recenti, mentre il quartiere immaginario di “Tor Sta Ceppa” è il palcoscenico di chi lotta contro un mondo che tenta in tutti i modi di renderci cattivi.
L’autocritica e gli spunti di riflessione di Zerocalcare
Ovviamente non mancano momenti di autocritica dove gli spettatori sono chiamati a riflettere su temi e domande importanti: il dilemma più importante di questo racconto è il rapporto tra privilegio, conquistato o meno, e diritto di dire la propria opinione sulle vicende altrui.
Anche le ideologie politiche citate nei vari episodi offrono non pochi spunti di riflessione tramite rappresentazioni caricaturali che, anche grazie alle interazioni con l’Armadillo (coscienza dell’autore), mostrano un’analisi ben più profonda rispetto alle aspettative del pubblico. Nel parlare di immigrazione, estremismi politici, crisi dell’intrattenimento, generazioni dimenticate e mass media che inaspriscono ogni scenario pur di alimentare il proprio circo, è evidente che alla base di tutto c’è la polarizzazione del pensiero politico. Le persone si trovano intrappolate in ideologie senza rotondità o aperture che nascono da concetti ripetuti dalle masse senza convinzione o consapevolezza. Zerocalcare prova a proporre un ragionamento più ampio che non si pone acriticamente in uno schieramento bensì tenta di conciliare e curare i malesseri dietro lo scontro quasi inevitabile tra le ideologie.
L’evoluzione dei personaggi si nota proprio in questi momenti di crisi dove il compromesso tra il giusto e l’interesse personale è più complesso da trovare ed accettare. Il fumettista descrive senza filtri e con semplicità gli invisibili del nostro quotidiano: sono persone con tutte le complessità emotive e sociali, di solito sottovalutate dall’opinione pubblica, sfruttate dalla stampa e dai mass media per fare spettacolo dipingendo un’intera collettività come mostri. “Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo“ si assume la responsabilità di raccontare la verità dietro situazioni sociali che raramente interessano a qualcuno dando voce a tutti quegli argomenti che in altri contesti degenerano in posizioni nette dove la violenza, verbale e non verbale, è inevitabile.

La dimostrazione e conferma delle capacità di Zerocalcare
Questa nuova serie è la dimostrazione che Zerocalcare, ben consapevole della risonanza ottenuta nel suo settore, sa come sfruttare gli spazi ottenuti offrendo un prodotto che intrattiene senza rinunciare alla sua identità. In ogni episodio c’è un delicato equilibrio tra momenti seri ed angoscianti e digressioni leggere e divertenti che evita di far sentire sopraffatti dalla miriade di problemi esposti. La visione risulta quindi sostenibile anche da chi non vuole immediatamente mettersi in discussione ma finirà per forza di cose a porsi delle domande una volta finita la serie.

Laureato in giurisprudenza con tesi in logica ed informatica giuridica e praticante avvocato.
Da sempre appassionato al mondo nerd ed alla musica, frequenta il mondo del cosplay e delle fiere del fumetto da più di dieci anni.