I dilemmi di Putin tra critiche interne, controffensiva ucraina e nucleare
di Giuseppe Esposito
Dopo la riconquista di Lyman da parte ucraina, non si arrestano le critiche interne alle élite militari russe
Il portavoce del Cremlino Peskov definisce “impulsive” le richieste all’uso del nucleare da parte del ceceno Kadyrov.
Il Presidente russo non biasima, almeno apparentemente, chi esterna i propri giudizi.
Sa che l’appoggio dei nazionalisti e dei veterani, dei blogger e dei silivoki, è fondamentale. Sono d’aiuto nel far passare la guerra e la mobilitazione interna come necessaria; fanno veicolare il suo pensiero all’interno della Federazione, nei territori delle repubbliche separatiste e in quelli occupati; sostengono concretamente lo sforzo militare schierando truppe e armamenti sul terreno ucraino (i ceceni e il gruppo wagner).
Putin non può inimicarsi questi soggetti, proprio ora che la controffensiva ucraina si sta mostrando efficace nella regione di Kharkiv, nel Donbas e a Kherson, rispettivamente N-Est, Est e Sud.
Nella regione di Kharkiv gli ucraini guadagnano altre porzioni di territorio ad est della linea Kupiansk-Oskil e spingono verso il confine con il Luhansk. Avanzano ad est di Lyman, nel Dontesk, e prendono il controllo di altri insediamenti. Puntano sull’abitato di Kreminna, nel Luhansk, dove i russi si sono ritirati. A Sud Ovest ci sono Lisychansk e Severodonetsk.
Sul Fronte Meridionale la controffensiva ucraina prende slancio e fa progressi. Nel nord della regione di Kherson alcuni insediamenti vengono liberati. L’attività di interdizione sulla logistica e le vie di comunicazione russe, al di la della linea di contatto, è efficace.
Si ha conferma che Mosca muove nuove truppe nella regione per rafforzare la linea difensiva e contrastare gli ucraini. Secondo fonti di Kiev i rinforzi provengono dalla Crimea e sono uomini della comunità Tartara. Sarebbero poco addestrati e demotivati nel combattere per i russi che storicamente li hanno sempre emarginati. Molti per sottrarsi alla chiamata cercano di lasciare la penisola.
Nei territori del fronte i russi incrementano l’uso di droni iraniani. Le bombe di artiglieria e i missili si abbattono su Mikolayiv, Nikopol, Kryvyi Rih, oltre che negli oblast di Zaporizhia e Dnipropetrovsk.
Sul fronte nucleare i russi a parole minimizzano lo spettro dell’uso di tale arma ma nei fatti la esibiscono. Il sommergibile Belgorod naviga in acque baltiche portando in pancia il siluro poseidon. Sulla terra ferma un convoglio ferroviario che trasporta equipaggiamenti speciali della divisione nucleare viene rilevato in Russia ed è diretto verso il confine ucraino.