I Fratelli Menendez
Joseph Lyle Menéndez (nato a New York City il 10 gennaio 1968) ed Erik Galen Menéndez (nato a Blackwood il 27 novembre 1970) sono due criminali statunitensi noti per l’omicidio dei loro genitori, avvenuto nel 1989 nella loro residenza di Beverly Hills. Nonostante abbiano dichiarato di aver agito per legittima difesa, sostenendo di aver subito abusi per anni, nel 1996 sono stati condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale.
Il Background Familiare
José Menéndez era un immigrato cubano arrivato negli Stati Uniti nel 1960. Dopo aver conseguito un Master in economia, divenne un influente dirigente d’azienda, lavorando per Hertz Global Holdings, RCA e successivamente come CEO di Artisan Entertainment. Sposatosi con Mary Louise “Kitty” Andersen nel 1963, la coppia si stabilì in New Jersey, dove nacquero Lyle ed Erik.
Nel 1986 la famiglia si trasferì a Beverly Hills, in California. Erik frequentò la Beverly Hills High School e mostrò talento per il tennis, mentre Lyle si iscrisse a Princeton, venendo poi sospeso per plagio.
Le Accuse di Abuso e il Contesto del Delitto
Nel 1976, una cugina, Diane Vander Molen, dichiarò che Lyle le confidò di essere stato vittima di abusi sessuali da parte del padre, José, e che anche Erik ne fosse coinvolto. Durante il processo, i fratelli affermarono che il padre era un pedofilo violento e la madre, alcolizzata e tossicodipendente, non solo non li difese, ma incoraggiò gli abusi.
Il Duplice Omicidio del 1989
La sera del 20 agosto 1989, José e Kitty Menéndez vennero uccisi nella loro villa con colpi di fucile Mossberg calibro 12. José fu colpito sei volte, incluso un colpo mortale alla nuca, mentre Kitty subì dieci colpi, tentando inutilmente di fuggire prima di essere finita con un colpo in pieno volto.
Dopo l’omicidio, i fratelli finsero di non essere presenti in casa e fornirono un alibi basato su una serata al cinema. Tuttavia, i loro comportamenti successivi destarono sospetti: iniziarono a spendere ingenti somme in beni di lusso, attività imprenditoriali e viaggi.
Indagini e Arresto
Le indagini si concentrarono inizialmente su possibili esecutori mafiosi, ma il movente finanziario e le spese eccessive portarono la polizia a sospettare dei fratelli. Erik confessò l’omicidio al suo psicologo, Jerome Oziel, la cui amante, Judalon Smyth, rivelò l’informazione alla polizia. Lyle fu arrestato l’8 marzo 1990 ed Erik si consegnò tre giorni dopo.
Il Processo e la Condanna
Durante il primo processo, i fratelli sostennero di aver agito per paura che i genitori li uccidessero per metterli a tacere. Testimoni e prove supportarono le accuse di abuso, tra cui foto dei genitali dei ragazzi presumibilmente scattate dal padre. Tuttavia, l’accusa affermò che l’omicidio fosse motivato dall’eredità multimilionaria.
Il primo processo si concluse con un nulla di fatto a causa di giurie indecise. Nel secondo processo, nel 1996, Lyle ed Erik furono giudicati colpevoli e condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale.
L’Interesse Mediatico e gli Sviluppi Recenti
Il caso dei Menéndez continua a suscitare dibattito e attenzione, specialmente grazie a piattaforme social come TikTok. Nel 2023 nuove testimonianze hanno riaperto il dibattito sugli abusi subiti dai fratelli, con richieste per una revisione della condanna.
Nel marzo 2025, il governatore della California ha fissato per giugno un’udienza finale per la libertà condizionale dei fratelli Menéndez, che potrebbe segnare una svolta storica in uno dei casi giudiziari più controversi d’America.
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Scrivo e sono content creator True Crime su Youtube , canale SCARLETT NOIR.
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