Negoziati improbabili e pace lontana per L’Ucraina.
Il Presidente cinese Xi Jinping nella sua recente visita in Russia ha portato con sé “La posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina”. Qualcosa di già noto. Per Putin sarebbe stato meritevole di attenzione. Inaccettabile per gli USA, troppo sbilanciato e scritto da chi ha una posizione non imparziale. Gli americani, si sa, non vedono di buon occhio l’inserimento della Cina, rivale geopolitica ed economica, in una mediazione. Pechino non ha mai preso una posizione di condanna verso l’invasione e stringe poi accordi commerciali, strategici e globali con la Russia.
Quello cinese è un posizionamento, astratto, sull’Ucraina. Ma è chiara la sua posizione sul non uso del nucleare.
Neanche la Turchia, mediatrice della prima ora, sarebbe vista con entusiasmo. Nonostante abbia avuto un ruolo chiave nello sblocco delle navi di grano. Si è mostrata pro-Ucraina ma non anti-Russia. Mantiene gli scambi commerciali, ha aumentato le sue esportazioni verso essa, non ha aderito alle sanzioni di USA ed UE. Ankara stessa è sotto sanzioni americane per avere acquistato sistemi missilistici S-400 da Mosca. Inoltre in ambito NATO ha mostrato la propria contrarietà all’ingresso della Svezia nell’Alleanza.
L’accenno di interesse verso il “piano” cinese da parte di Putin è anche visto come fumo negli occhi. Un modo per mostrarsi propenso verso una soluzione “diplomatica” quando poi tutte le dichiarazioni, gli atti e le decisioni vanno sempre più verso una guerra di lungo periodo. Per il capo del Cremlino resta l’obiettivo di massimizzare i risultati della “operazione militare speciale”.
In questa fase, poi, c’è chi teme che un tavolo delle trattative con la Russia, occupante di territori ucraini ad est e a sud oltre la Crimea, la porrebbe in una posizione di vantaggio negoziale. Da qui la necessità di aiutare l’Ucraina.
Su quest’aspetto gli USA sono in prima linea e, il 20 marzo scorso, hanno annunciato un ulteriore fornitura per soddisfare le esigenze critiche di sicurezza e difesa dell’Ucraina. Hanno stanziato aiuti per un valore fino a 350 milioni di dollari. Il pacchetto include anche missili HIMARS, proietti di artiglieria da 155mm ed altri equipaggiamenti.
Anche l’Europa lo fa con aiuti militari, umanitari e sostegno economico. Poi c’è il Gruppo di Contatto per la difesa dell’Ucraina (paesi NATO, UE ed extra europei) che valuta le esigenze e coordina gli ulteriori aiuti.
Putin non sta a guardare ed oltre a ripetere che l’occidente non è pronto per un accordo pacifico si organizza proprio per una lunga guerra. Prende una serie di iniziative tese ad incrementare la Base Industriale della Difesa (DIB-Defense Industrial Base).
Sono in itinere una serie di riforme per attrarre personale verso l’industria militare. Incrementi salariali, sistemi alloggiativi e altro per incrementare una produzione, quantitativamente e qualitativamente, con impegni lavorativi su tre turni.
Il capo del Cremlino, per tenere sotto controllo l’andamento e gli obiettivi di produzione, ha emanato un decreto presidenziale che coinvolge direttamente il Ministero del Commercio e dell’Industria. Vengono stabilite misure affinché questo Dicastero intervenga direttamente sull’autorità dei dirigenti delle industrie della difesa che non sono in grado di soddisfare gli obiettivi prefissati. Un “commissariamento”.
Per il Ministero della Difesa inglese, la “…Russia sta applicando sempre più i principi di un’economia di comando al suo complesso industriale militare perché riconosce che la sua capacità di produzione della difesa è una vulnerabilità chiave nella sempre più logorante operazione militare speciale”.
Alla luce di ciò sembra improbabile si possa aprire, per ora, una negoziazione.
Mosca all’invio di MIG-29 Slovacchi e di proiettili all’uranio impoverito da parte inglese risponde che l’occidente non è pronto per un “accordo pacifico” ma mostra una volontà di escalation. E Putin annuncia il dispiegamento di armi nucleari tattiche sul suolo della “vassalla” Bielorussia e da molti, più che una volontà di escalation, viene valutata come forma di debolezza; sarà cosi?
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