TRUMP:MARTIRE O COLPEVOLE?
Manca poco perché il giudice ascolti Trump, il 45^Presidente degli Stati Uniti, a New York dove verranno formalizzate le accuse legate alla vicenda della pornostar Stormy Daniels. I legali di Trump si sono opposti alla ripresa delle telecamere perché creerebbero “un’atmosfera da circo” e il giudice Merchan ha respinto le richieste dei media per trasmettere al mondo un procedimento giudiziario senza precedenti.
Se è vero che il 60% degli americani approva l’incriminazione di Trump, l’altra parte ritiene che la politica abbia usato questa storia per mettere fuori l’ex Presidente. Da più parti arriva anche la considerazione che questo Trump Gate gioverà all’ex Presidente che diventa così martire di un sistema e poter correre alla Casa Bianca.
Cosa è successo?
Una New York blindata con Trump arrivato in aereo a La Guardia ieri con il suo jet personale.
Joe Biden ha fiducia nella polizia di New York dove si temono tumulti.
Ci si chiede nel mondo quali ripercussioni potrà avere sulle prossime elezioni e sul ruolo dell’America. Non è probabile che Trump oggi venga ammanettato. Gli prenderanno le impronte digitali e la foto segnaletica e gli comunicheranno formalmente il capo d’accusa per tornare a casa sua, libero, in attesa di processo. Sono 34 i capi di accusa per frodi commerciali che pendono sulla testa dell’ex Presidente. Al suo rientro Trump terra’ un discorso dalla sua casa in Florida.
Il Procuratore di New York Alvin Bragg, che si occupa del caso, è democratico, sinistra radicale non è molto amato vista l’impennata della criminalità a New York. Sono stati liberati molti detenuti per reati violenti che Bragg considera vittime di una società non sempre giusta e solidale soprattutto con le minorante etniche. Il Sindaco di New York Eric Adams, intanto ha chiesto più volte la destituzione di Bragg. Insomma siamo di fronte all’utilizzo di processi per coprire una mala politica o cosa? Sicuramente le inchieste che pesano sul capo di Trump sono quelle per frode fiscale che si perdono nella notte dei tempi. Ha sostenuto molte campagne elettorali dei democrativi. Vedremo come andrà a finire il Trumpgate
Giornalista e conduttrice televisiva, crede in una stampa libera e ritiene che “una cronista debba sempre consumare la suola delle scarpe”. Il suo motto? “Io vivo la vita e scrivo cio’ che vedo” di Anna Politkovskaja.