Ucraina, allarme amianto e rischi oncologici
La cura del cancro nelle zone di guerra: emergenza in Ucraina
La cura del cancro nelle zone di guerra sta diventando una grave emergenza sanitaria. In particolare, il conflitto in Ucraina sta mostrando gli effetti devastanti dell’esposizione a rischi oncologici legati alla distruzione degli edifici. Il conflitto ha provocato l’accumulo di milioni di tonnellate di macerie, molte delle quali sono contaminate da amianto, un materiale fortemente cancerogeno. L’amianto, infatti, è stato ampiamente utilizzato in edilizia fino al 2017, anno in cui ne è stato vietato l’uso in Ucraina (in Italia dal 1992).
Secondo gli oncologi, il conflitto aumenta il rischio di malattie tumorali come il mesotelioma, derivante dall’inalazione delle fibre di amianto rilasciate durante i crolli e gli incendi provocati dai bombardamenti. L’assenza di adeguate misure di prevenzione e diagnosi precoce, così come la carenza di strutture sanitarie, aggrava ulteriormente la situazione. L’Osservatorio Epidemiologico del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, ha lanciato un allarme riguardo al rischio sanitario crescente in queste aree di conflitto.
In contesti come quello ucraino, la guerra non solo aumenta il rischio di malattie, ma rende anche estremamente difficile l’accesso alle cure necessarie per i malati di cancro.
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Giornalista pubblicista iscritta all’Ordine della Lombardia