Conference League, la Fiorentina passa al Franchi con Nzola! 3-2 contro il Club Brugge
Allo stadio Artemio Franchi la Fiorentina ha vinto contro il Club Brugge per 3-2, match valido per la semifinale di Conference League. Una vittoria importante per la squadra viola che ha saputo gestire la prima parte di gioco, ma che nella seconda parte ha subito le inerzie del match. Alla fine a togliere le “castagne dal fuoco” è stato Nzola che nei minuti di recupero ha trovato il gol vittoria. L’8 maggio ci sarà il ritorno in terra belga. La prima azione della sfida è stata dei nei piedi di Thiago, ma abile è stata la parata di Terracciano. Dopo questo scossone, la viola ha impostato gioco e trovato alla prima occasione la rete con Sottil. Il figlio d’arte ha trovato il giusto angolo dalla lunga distanza battendo Jackers al minuto 6. 180 secondi più tardi Nico Gonzalez ha sparato alto sopra la traversa a tu per tu col portiere dei belgi. La risposta degli ospiti è stata rabbiosa quanto efficacia: prima Thiago ha sfiorato il gol e successivamente ha trovato il pari su rigore. Al quarto d’ora l’arbitro Micheal Oliver, dopo la revisione al VAR, ha concesso il penalty per fallo di Biraghi. Da dischetto si è presentato Vanaken che ha spiazzato Terracciano.

La seconda metà del primo tempo è stata tutta appannaggio della Fiorentina. Infatti la squadra allenata da Vincenzo Italiano ha provato a mettere pressione alla difesa dei belgi e prima al 23′ con Bonaventura e poi con Nico Gonzalez (per ben due volte) non ha trovato il gol di un soffio. Ma a capitalizzare quanto di buono sta creando i suoi compagni di squadra è stato Belotti: tiro di Bonaventura, ribattuta maldestra di Jackers e Belotti ha trovato il tempo di girarsi e di calciare in porta realizzando il nuovo vantaggio viola.

Al 43′ Beltran ha avuto l’occasione per suggellare la partita, ma il suo colpo di testa non ha trovato lo specchio della porta. Dopo 5 minuti di recupero è stata decretata la fine del primo tempo. Molta Fiorentina e poco Club Brugge in questi primi 45 minuti di match: i neroazzurri si sono visti solo 2 volte in area di rigore della viola di cui uno è stato il rigore. La viola deve essere più precisa sotto porta e sicuramente Italiano ha chiesto questo ai suoi ragazzi negli spogliatoi.

La ripresa del match è stata senza cambi, ma con un canovaccio totalmente differente. Se la prima occasione del primo tempo è stata del Club Brugge, in questo inizio del secondo tempo la Fiorentina è stata vicinissima al 3-1 con Bonaventura, dopo l’ottimo dialogo con Belotti. Lo stesso ex Roma e Torino ha avuto poco dopo la palla ideale per il doppio vantaggio dei Gigliati, ma l’attaccante non è stato chiuso da Jackers in angolo. Pregevole è stato il colpo di testa del “Gallo”. Al 52′ cambio per la viola: fuori Sottil, infortunatosi dopo un contatto con Skoras, e dentro Kouamé. La sfida al Franchi è cambiata ancora al minuto 61 quando Onyedika è stato espulso dopo esser stato ammonito qualche minuto prima. Ma questo non ha impedito a trovare il gol agli ospiti: errore di Ranieri e Martinez Quarta e Thiago ha approfittato incrociando il tiro all’angolino destro della porta difesa da Terracciano. Girandola di sostituzioni: per il Club Brugge fiori Skoras e dentro Nielsen e poco dopo Jutgla lascia il campo a Vetlesen, mentre Italiano ha messo Ikoné al posto di Beltran e Maxime Lopez per Arthur.

Poco dopo il minuto 80 Ikone ha avuto la palla d’oro per il nuovo vantaggio dopo una incertezza di Jackers. Il portiere del Club Brugge ha poi salvato il tutto. Altra azione sprecata da parte della Fiorentina con Belotti al minuto 82. Tutte queste occasioni stanno iniziando a pesare in vista del finale di partita. Ultimi cambi per i padroni di casa: fuori Nzola e dentro Belotti e Barak ha preso il posto di Bonaventura. Ed è proprio l’ex attaccante dello Spezia ha trovato prima il palo e successivamente di interno sinistro a trovato il “magic moment” per il 3-2 facendo esplodere l’Artemio Franchi. Nicky Hayen è subito corso ai ripari inserendo Balanta per Odoi lascia e ha tolto Spileers per Ordonez. Nel finale di gioco le azioni sono state abbastanza frastagliate e senza idee precise e dopo 6 minuti l’arbitro ha decretato la fine del match.
