Francesco il Papa degli ultimi
13 marzo 2013: data storica per il papato, dopo le clamorose dimissioni di Benedetto XVI, assurge al trono pontificio l’argentino Jorge Mario Bergoglio, cioè Papa Francesco, nato a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936.
Papa Francesco è stato il primo Papa gesuita della storia e il primo Papa sudamericano, ed è stato il 266esimo successore di Pietro. Papa Francesco, fin dai primi giorni del suo pontificato, ha dato una traccia chiara al suo modo di essere custode di Cristo, infatti annunciò subito di voler essere il Papa degli ultimi, dei dimenticati, degli “scartati” ed infatti ha sempre dedicato la Sua attenzione ai migranti ai poveri e a coloro che erano i perseguitati per fede.
Si è sempre distinto per l’attenzione verso i pericoli del cambiamento climatico del riscaldamento terrestre e non ha mai fatto mancare nelle Sue omelie e nei suoi documenti, appelli ed invocazioni su questi temi a Lui cari.
Nella sua enciclica del 2015, la “laudato sì”, in effetti richiamava il Cantico delle Creature e ovviamente San Francesco del quale scelse appunto il Suo nome da Pontefice, decisione che spiegò pochi giorni dopo la Sua elezione, e l’attenzione alla povertà, alle miserie umane, è stata sempre un tratto centrale nel corso dei Suoi 12 anni di papato. Il cognome Bergoglio fa trasparire chiaramente le Sue origini italiane, infatti nacque da una famiglia che emigrò in Argentina alla fine degli anni ’20 dal Piemonte e dalla Liguria; era diplomato perito chimico, ha fatto diversi lavori, addirittura è stato buttafuori in un locale ed è stato anche responsabile delle pulizie in una fabbrica. Ha altresì dichiarato che in quel periodo ha avuto una relazione sentimentale con una ragazza. A poco più di 20 anni, ha subito l’asportazione di parte del polmone destro e anche a causa di questo Suo problema di salute, ha sempre avuto una grande attenzione per il problema delle malattie e ciò ha causato anche molti dibattiti sull’opportunità per un Papa di dimettersi per motivi di salute, cosa che fece il Suo predecessore, Papa Ratzinger, Benedetto XVI.
La Sua figura già emerse nel Conclave del 2005, conclave che elesse Ratzinger successore di Giovanni Paolo II, Bergoglio fu individuato come elemento di punta della corrente progressista tra i cardinali e si è detto che già in quel Conclave, raccolse molti voti e fu Lui che poi chiese ai suoi fedeli di indirizzare i voti su Ratzinger che già all’inizio, all’Extra omnes, era entrato da Papa nella Cappella Sistina, e così fu. Dopo le dimissioni del Papa tedesco, dopo 5 scrutini ci fu la fumata bianca il 13 marzo del 2013, quando il cardinale Tauran pronunciò il fatidico Habemus Papam, e Bergoglio, dopo l’elezione si presentò al mondo e si affacciò pronunciando il famoso: “Fratelli e sorelle, buonasera”: il focus del Suo mandato è stato sempre quello, come anticipato all’inizio di questa breve storia di Papa Francesco, l’attenzione verso quelli che non hanno voce, quelli che non hanno rappresentanza, i derelitti, i poveri, i malati, i sofferenti, ed ogni Sua enciclica, ogni Suo discorso, hanno sempre avuto queste caratteristiche, e probabilmente anche per questo, è stato un Papa molto amato dal popolo, dalla gente semplice, è sceso tra la gente, ha accarezzato tutti, ha baciato bambini, ha fatto onore al nome che ha scelto, ha fatto onore a San Francesco, e nel contempo ha fatto storcere la bocca ai teologi di scuola ma, cosa importante e qualificante, è stato amato dalla gente comune. Riposa in pace, Francesco, oggi 21 aprile 2025 assurgi al cielo e la tua morte non sarà mai una vera morte, perchè sei sempre nei cuori di tutta la cristianità, e ti si ricorderà per sempre con il sorriso sulle labbra, resterai per sempre il Papa che ha rotto gli schemi impomatati del Vaticano, Vaticano che ti ha sempre ritenuto una figura scomoda, fuori dagli schemi. Ora speriamo solo che il Tuo successore possa continuare nel solco che hai tracciato, e che l’attenzione della Chiesa resti e nel caso aumenti, verso gli ultimi, i poveri e i dimenticati.