I Confi-Nati a Imbavagliati
Dall’Ucraina all’Afghanistan, dalla Siria alla Nigeria.Torna a Napoli, storica “città rifugio”, dal 16 al 19 maggio “Imbavagliati”. Il Festival Internazionale di Giornalismo Civile, ideato e diretto da Désirée Klain.
“Confi-Nati” sarà il tema della settima edizione “straordinaria” della manifestazione contro i bavagli. “Un pronto soccorso solidale” per accendere una luce sulle popolazioni che vivono in luoghi dove per gravi conflitti interni non si riesce a sopravvivere. Neppure a fuggire. Schiacciati dalla guerra e dalla difficoltà ad emigrare. Attraverso testimonianze coraggiose, che denunciano la violazione dei diritti degli ultimi nel mondo.
Come quelle di Wafa Ali Mustafa, giornalista siriana in esilio a Berlino, simbolo internazionale della Resistenza del suo popolo. Vincitrice del Premio Pimentel Fonseca 2022 (prologo del festival); Oksana Chelysheva (nella foto), in passato collaboratrice della «Novaya Gazeta», testata storica per la quale ha lavorato con Anna Politkovskaja; Alexander Nevzorov, primo reporter russo ad essere incriminato in base alle norme bavaglio di Mosca; Olga Kurilenko, giornalista e corrispondente per la televisione ucraina, costretta a lasciare Kharkiv, sua città natale; Waad al-Kateab, inclusa dal “Time” tra le 100 donne più influenti del 2020, giornalista e regista siriana, nominata al Premio Oscar per il documentario-capolavoro “For Sama”; Najeeb Farzad, cronista e consulente dell’Afghan Human Rights Home, attualmente rifugiato in Italia; Farhad Bitani, scrittore ed educatore afghano e Robinson Ambrose, giornalista nigeriano, rifugiato in Germania.
Voci senza paura, per guerre attuali e “dimenticate”. Che si stringeranno attorno alla Mehari di Giancarlo Siani, il giornalista napoletano assassinato dalla camorra nel 1985. Simbolo dell’iniziativa per la libertà di stampa, che si svolge al “Pan-Palazzo delle Arti di Napoli”. Dove è è custodita ne’ “La stanza della Memoria”. Con lo slogan “Chi dimentica diventa colpevole” si rinnova dal festival l’appello per chiedere verità e giustizia per Mario Paciolla, Giulio Regeni e Ilaria Alpi.
E ancora mostre in anteprima: in esclusiva per Imbavagliati, con scatti attuali e inediti dal fronte, si parlerà della realtà che migliaia di siriani sono costretti a vivere ogni giorno, in un conflitto che perdura dal 2011, nel progetto fotografico “Life in Syria per Imbavagliati”, degli autori Mahmud Abdur-Rahman, Mohammad Amen Qurabi, Emad Najm Husso, Jalal Al-Mamo, Nour Kelze, Aref Tammawi, Mustafa Sarwt e il Il Life Makers Team.
“L’Estorsometro”, misuratore “scientifico” delle emozioni causate dalla piaga del racket e dell’usura nelle vittime, sarà al centro di “FUORITUTTO!”. Un provocatorio concept artistico a cura di Désirée Klain, che sceglie di essere una cassa di risonanza per tutti quei cittadini invisibili, perché “FUORI” dalle classifiche del Pil, soprattutto dopo la crisi economica dovuta alla pandemia. Con conseguenze sociali, che sono state drammatiche: chi non poteva rivolgersi per aiuti allo Stato, ha cercato sostegno buttandosi tra le braccia della criminalità.
La mostra, con l’intervento artistico di Paolo Carullo e Visual Art e Art Direction di Matteo Antonelli è realizzata in collaborazione con la FAI, Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane e si avvale della consulenza scientifica del professor Vincenzo Morra della Società Geologica Italiana, dell’ex sindaco antiracket, Nino Daniele e della psicologa Gabriella Cipriano.
Nel corso del focus le opere in diretta dei più rappresentativi vignettisti italiani: Stefano Disegni, Fabio Magnasciutti, Enrico Caria, e Riccardo Marassi.
“Imbavagliati” è un format originale promosso dall’Assessorato alla Cultura di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati, realizzato in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, l’UsigRai, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Articolo 21, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Goethe Institut, l’associazione “Macs -Mecenati per l’arte, per il cinema, per lo sport” e con il patrocinio della Regione Campania, di Amnesty International Italia, Unicef Italia /per ogni bambino, della Fondazione Banco di Napoli, della Fondazione Siani, del Consolato della Repubblica democratica del Congo per il Sud Italia e della Camera di Commercio di Napoli.