La rivolta del M5S, Di Maio isolato
Per il ministro Luigi Di Maio (nella foto) è tempo di crisi, all’interno del M5S. Prima il presidente Giuseppe Conte, ex presidente del consiglio dei ministri, poi Roberto Fico, presidente della Camera, prendono le distanze da quello che è considerato da parte di Di Maio un attacco alla democrazia interna del Movimento. O meglio “una lezione di democrazia”, come ha replicato Conte. Quello che non è sceso giù all’ex presidente del consiglio l’attacco portato dal ministro degli esteri al “no” del Movimento 5 Stelle all’invio delle armi in Ucraina. Intanto, si è riunito il consiglio nazionale del movimento, durato circa 4 ore, è per ora appare congelata un’eventuale espulsione del ministro.
Roberto Fico da Napoli risponde: “Siamo arrabbiati e delusi. Non riesco a comprendere che Di Maio attacchi su posizioni rispetto alla Nato e all’Europa che nel Movimento non ci sono. Subiamo una cosa che secondo me è mistificatrice, non aderente alla realtà del M5S rimasto sempre legato a Ue e Nato”. Negando uno scontro Conte-Di Maio, il presidente della Camera chirisce: “Al massimo, l’unica cosa che c’è è Movimento contro Di Maio. Attaccare il M5s su posizioni che non sono in discussione dispiace a tutta la comunità del Movimento”.
A Conte, a Fico e al movimento replica il portavoce del ministro: “Stupiti e stanchi per gli attacchi che diversi esponenti M5S, titolari anche di importanti cariche istituzionali, oggi hanno rivolto al ministro Di Maio, impegnato a rappresentare l’Italia a Lussemburgo”. Insomma, lo scontro continua.