Morte di Alex Marangon: esami del capello sui partecipanti al raduno sciamanico
La Procura della Repubblica di Treviso ha stabilito che tutti i partecipanti al raduno sciamanico, tenutosi il 29 giugno a Vidor, saranno sottoposti all’esame del capello. Questa misura è stata adottata nel tentativo di far luce sulla misteriosa morte di Alex Marangon, il 25enne trovato morto il 2 luglio sul greto del Piave.
Le indagini sulla morte di Alex
Alex Marangon aveva partecipato ad un raduno sciamanico durante i giorni precedenti alla sua morte. La necessità di eseguire l’esame del capello su tutti i partecipanti è emersa dal bisogno di individuare eventuali tracce di sostanze stupefacenti, in particolare l’ayahuasca, un infuso allucinogeno di origine amazzonica. L’ayahuasca era inizialmente stata indicata come possibile causa della perdita di controllo del giovane.
Le cause della morte di Marangon rimangono tuttora oscure. Gli inquirenti indagano per il reato di omicidio, attualmente contro ignoti. L’autopsia, condotta dal medico legale Alberto Furlanetto e dal perito della famiglia, Antonello Cirnelli, ha rivelato che il ragazzo è stato ucciso da diversi colpi inferti con un oggetto contundente. Le lesioni gravi riscontrate alla testa, al torace e all’addome non sono compatibili con una caduta accidentale.Secondo Stefano Tigani, avvocato della famiglia Marangon, le ferite riportate dal giovane sono coerenti con un atto di violenza volontaria.
Gli esami tossicologici
Si attendono ora gli esiti degli esami tossicologici su tessuti e fluidi prelevati dal corpo di Marangon. Questi risultati, insieme ai dati che emergeranno dall’esame del capello dei partecipanti al raduno, potrebbero fornire informazioni cruciali per chiarire le circostanze del decesso.
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Scrivo e sono content creator True Crime su Youtube , canale SCARLETT NOIR.
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