Morte Purgatori, l’accusa della perizia contro i medici: “Un antibiotico poteva salvarlo”
Sono emersi nuovi dettagli sulla morte di Andrea Purgatori, giornalista e conduttore televisivo deceduto a Roma il 19 luglio. Secondo gli esperti, i medici sono stati negligenti e la sua vita avrebbe potuto essere salvata con un semplice antibiotico. I medici che hanno curato Purgatori presso la clinica Villa Margherita della capitale non hanno diagnosticato correttamente le sue condizioni, che comprendevano sia l’endocardite che il cancro ai polmoni. Tuttavia, i segni dell’infezione erano evidenti.
Gli esperti ritengono che una terapia antibiotica di base avrebbe potuto salvargli la vita, ma invece le condizioni di Purgatori sono peggiorate nel giro di pochi giorni a causa dell’inerzia degli specialisti. Il medico curante e il cardiologo non hanno individuato lo stadio avanzato della malattia. Il Corriere riporta che una consulenza, richiesta dalla procura in seguito a una denuncia della famiglia, ha indagato quattro medici curanti per omicidio colposo. Il medico curante avrebbe omesso “la prescrizione di accertamenti clinici, laboratoristici e strumentali finalizzati alla diagnosi di endocardite infettiva. Tali omissioni risultano a nostro avviso ascrivibili a imperizia e non rispondenti alle buone pratiche cliniche da noi individuate in letteratura”.
Inutilmente, sarebbe stato sottoposto a terapia anticoagulante e anche a radioterapia per attaccare ipotetiche metastasi al cervello. “Sarebbe stato sicuramente opportuno – notano gli esperti – eseguire una serie di emocolture e richiedere un consulto di malattie infettive. Gli esami suggeriti avrebbero potuto intercettare l’agente patogeno responsabile degli eventi febbrili e dell’endocardite infettiva, con conseguente richiesta di trasferimento in un’altra struttura”.
Il giornalista è stato sottoposto a esami anche al Policlinico Umberto I, ma solo in un secondo momento, troppo tardi. “All’Umberto I, sostanzialmente con gli stessi elementi (di Villa Margherita, n.d.r.), i sanitari hanno subito ipotizzato un’endocardite batterica e hanno prontamente eseguito gli esami necessari per confermare la diagnosi.” Tuttavia, era troppo tardi. Purgatori morì la mattina del 19 luglio.
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