Stupro di gruppo, condannati i calciatori Lucarelli Jr e Apolloni
I due giovani calciatori del Livorno, Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante Cristiano, e Federico Apolloni, sono stati giudicati colpevoli di violenza sessuale ai danni di una studentessa americana di 22 anni.
Il giudice per l’udienza preliminare di Milano, Roberto Crepaldi, ha emesso una condanna di 3 anni e 7 mesi per i due calciatori, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, nel quale erano imputati insieme ad altri tre amici.
Secondo le indagini, la presunta violenza sessuale si sarebbe verificata la notte del 27 marzo 2023 nell’appartamento milanese di Lucarelli Jr, che in quel momento giocava nella Pro Sesto. La vittima avrebbe conosciuto lui e i suoi amici in una discoteca, venendo poi condotta nell’abitazione con la falsa promessa di essere riaccompagnata a casa. Lì, approfittando dello stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di alcol, i giovani avrebbero molestato e violentato la donna in gruppo, come sostenuto dalle pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella.
Il fulcro del processo era la condizione della studentessa durante il rapporto sessuale. Secondo l’accusa, la 22enne era talmente alterata da essere “incosciente”, e i cinque amici ne avrebbero approfittato. Invece, secondo la difesa, il suo tasso alcolemico era sotto lo 0.5 e quindi era ancora in grado di esprimere il consenso. Lucarelli e Apolloni, difesi dall’avvocato Cammarata, erano stati arrestati all’inizio del 2023, quando giocavano nel Livorno, e sottoposti all’obbligo di dimora. Entrambi hanno sempre sostenuto che il rapporto era consensuale ma nell’indagine erano stati trovati sui loro cellulari alcuni video di quella notte.
Gli altri tre imputati, che sono ancora in libertà, erano consapevoli di ciò che stava accadendo e sono stati condannati a pene fino a 2 anni e 8 mesi. La sentenza ha stabilito un risarcimento provvisorio di 50 mila euro per la vittima. Il giudice ha riconosciuto la responsabilità di tutti per lo stupro di gruppo, ma la pena inferiore per tre di loro è dovuta a un’attenuante “per il loro limitato contributo”. Le motivazioni complete della sentenza saranno rese note entro 90 giorni.
LE PAROLE DI LUCARELLI JR
Queste le dichiarazioni di Mattia Lucarelli rilasciate dopo la sentenza e riportate dai colleghi di Tmw:
“Che le cose spesso non vadano come dovrebbero andare lo sappiamo. È la vita. Lo scoglio più grande da affrontare sapevamo che sarebbe stato il primo, visto il clamore mediatico di tutta la questione, sapevamo di non combattere con i fatti ma con un momento storico e la pressione dei media che vuole la nostra testa senza realmente indagare a fondo, ma fermandosi ai titoli sensazionali per attirare l’attenzione. Rispetto a ieri non è cambiato niente, ai commenti, alle minacce e alle offese siamo abituati ormai. Non bisogna però dimenticarsi che ci sono altri due grandi di giudizio. Che sia una batosta è molto chiaro soprattutto perché speravamo di poter chiudere questa storia subito nonostante le difficoltà”.

Giornalista pubblicista iscritta all’Ordine della Lombardia