Dopo l’annuncio del presidente Usa, Joe Biden, di far ritirare le truppe in Afghanistan entro settembre, anche la Nato ha stabilito il ritorno a casa dei soldati della coalizione. Tra questi ci saranno anche quelli italiani, che dal primo maggio lasceranno l’Afghanistan, come confermato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Lo ha deciso ieri a Bruxelles in un vertice ristretto insieme ai ministri degli esteri di Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Turchia e in seguito nel vertice Nato allargato.
“Dopo vent’anni, la Nato ha scelto di lasciare l’Afghanistan. I ministeri degli Esteri, della Difesa e lo Stato Maggiore, congiuntamente a Palazzo Chigi, elaboreranno una road map che consentirà il ritiro delle truppe italiane, alle quali rinnovo il mio più sentito riconoscimento per il supporto fornito in questi anni al popolo afghano.
Un supporto fondato sul rispetto dei diritti, soprattutto delle donne e dei minori afghani.” Lo afferma il ministro Luigi Di Maio, che poi aggiunge: “Il nostro contributo è stato determinante, abbiamo teso la nostra mano, abbiamo contribuito ad avviare progetti di cooperazione volti a sostenere un popolo afflitto dal terrorismo, provato da un conflitto logorante – sottolinea Di Maio in un post su Facebook -.
Abbiamo aperto una ‘via italiana’ alla ricostruzione, una via fraterna, lontana dalle armi e dalle bombe, vicina alle esigenze dei cittadini afghani e alle loro speranze di ripresa. È un grande onore servire il mio Paese e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per permettere all’Afghanistan di tornare a crescere in un clima democratico e, mi auguro, di pace”.
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