Allarme Caldo Martedì/Mercoledì, risulta essere la peggiore siccità da oltre trent’anni, ed a ritmo elevato tende a prosciugare i fiumi italiani. In seria difficoltà il PO, il TEVERE ed altri fiumi importanti. Temperature record in molte città italiane e da Martedì 28 Giugno e Mercoledì 29 Giugno sono attesi ulteriori preoccupanti incrementi.

Allarme Caldo Martedì/Mercoledì
L’ondata di caldo africano Caronte non risparmia l’Italia. Già oggi Lunedì la Sardegna è sotto l’attacco del caldo. Da domani Martedì saranno colpite dall’aumento delle temperature le regioni di Sicilia, Basilicata, Calabria e Puglia. Secondo i dati del CNR, nel 2022 sarebbe caduta circa la metà della pioggia in Italia delle medie degli ultimi trent’anni. Per arrivare nel Nord Italia anche a quote intorno al 60 per cento.
Mercoledì invece si aggiungeranno altre 19 città con il bollino rosso visto che Caronte non risparmia i suoi strali caldi. Si prevede quindi un’ulteriore ondata di calore che mette in serio allarme la salute di tutti e non solo delle categorie fragili.
I termometri si prevede superino le medie di luglio ed in alcune città già indicano 40 gradi. Firenze, Frosinone Cagliari, Campobasso, Latina, Napoli, Palermo, Perugia, Reggio Calabria, Civitavecchia, Rieti e Roma, sono già con il bollino rosso a partire da domani Martedì.
Da Mercoledì invece si uniscono a queste Bologna, Ancona, Bari, Messina, Catania, Pescara e Viterbo.
Questo preoccupante scenario non è relativo solo alle scarse precipitazioni. L’Autorità Fiume Po, con le parole di Meuccio BERSELLI, identifica una “Tempesta Perfetta” ossia un insieme di concause che hanno portato a questa siccità estrema. Quattro mesi di assenza di pioggia e quindi neve al 30 per cento con un saldo negativo del 70 per cento, assenza di precipitazioni a valle, una temperatura superiore di 3 ⸞ 4 gradi rispetto a quella attesa nel periodo, temperature attuali previste per metà / fine luglio.

Il PO ed il TEVERE
Domani 28 Giugno solo le regioni alpine saranno interessate da un rapido fronte temporalesco che si prevede non risolva i problemi. Dopo metà settimana si attende di nuovo il caldo torrido che comporta siccità ed incendi.
In gravi difficoltà i fiumi d’Italia. In particolare il PO è in grave sofferenza. Soprattutto nel Nord, per ora, vi è notevole difficoltà a garantire il servizio irriguo.
L’osservato speciale resta appunto la Pianura Padana. Il PO ed i suoi affluenti riforniscono circa 750͘͘˙000 utenti. Attualmente il fiume ha una portata così bassa che non si prevede un miglioramento prima dell’autunno.

L’Agricoltura
L’allarme dopo gli sconvolgimenti bellici, il Domino della Guerra, ha ridotto drasticamente l’afflusso di cereali dall’Ucraina, il Granaio dell’Europa. Ora con questa pesante siccità i raccolti sono a rischio e si parla di una situazione particolarmente drammatica. Problemi economici già innescati sia dalla Pandemia da CoViD-19 e sia dalla Guerra Russo-Ucraina.
Francesca MANTELLI del Consorzio Bonifica Parmense riconosce che un’emergenza simile era sconosciuta da circa settant’anni.
A breve si prevede uno stato di emergenza nazioni che potrebbe prevedere un razionamento idrico. Come al solito in Italia i Comuni si muovono autonomamente e si parla già di chiudere le fontane, di impedire l’irrigazione dei giardini e di vietare di lavare l’auto.
Come al solito senza una cabina di regia ed una concertazione efficace.
Seguici anche su www.persemprecalcio.it
Immagini tratte da TV 2000 – EURONEWS
