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Il 25 Dicembre dal carcere minorile Beccaria di Milano sono evasi sette detenuti, secondo le ricostruzioni sarebbero cinque italiani, un ecuadoriano e un marocchino.

Nelle ultime ore, tre dei sette detenuti fuggiti dal carcere minorile sono rientrati nella struttura, si tratta di due maggiorenni e un minorenne.

A quanto sembra uno dei detenuti sarebbe stato convinto dai genitori a rientrare in carcere mentre gli altri due ragazzi sono stati rintracciati nella serata del 25 dicembre: uno a casa della suocera mentre un altro sarebbe stato riaccompagnato in carcere da un familiare.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti la fuga sarebbe avvenuta intorno alle ore 16:00 del 25 dicembre. I 7 detenuti hanno approfittato della distrazione dell’agente penitenziario, che in quelle ore li stava sorvegliando, per calarsi fuori dal carcere utilizzando il cantiere edile preposto alla ristrutturazione esterna della struttura penitenziaria.

L’ex cappellano del carcere minorile Beccaria Don Gino Rigoldi esprime il suo dissenso sul fatto che i lavori ci siano da 16 anni e di una forte mancanza di personale.

Dopo l’evasione, nel carcere, è iniziata una protesta da parte dei detenuti che avrebbero appiccato il fuoco attraverso la combustione di alcuni materassi.

La situazione si è placata solo all’arrivo dei Vigili del Fuoco.

Quattro sono gli agenti penitenziari ad essere rimasti intossicati nell’incendio, attualmente ricoverati in ospedale.

Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti nonché vicepremier del governo Meloni, Matteo Salvini, si è dichiarato sconcertato dall’accaduto. Il sottosegretario alla giustizia Andra Ostellari ha dichiarato invece ” Siamo vicini, speriamo di esserlo, alla cattura anche degli altri soggetti che sono fuggiti. Le indagini sono in corso. Contiamo presto di avere delle notizie positive.”