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EasyPark, la più grande app per parcheggi in Europa si è autodenunciata alle autorità di regolamentazione dell’informazione nell’UE e nel Regno Unito dopo che gli hacker hanno rubato i dati. L’attacco ha comportato la violazione di dati non sensibili dei clienti, la società sul sito italiano: “Abbiamo scoperto di essere stati vittime di un attacco informatico. Abbiamo adottato misure per assicurarci la protezione dei tuoi dati. Abbiamo rapidamente preso le misure necessarie per fermare l’attacco informatico. Ci siamo assicurati che i nostri servizi continuassero a funzionare normalmente. Abbiamo informato le autorità competenti“.

EasyPark Group, proprietario di marchi tra cui RingGo e ParkMobile, ha affermato che nomi dei clienti, numeri di telefono, indirizzi, indirizzi e-mail e parti di numeri di carte di credito sono stati presi, ma che le transazioni non sono state compromesse nell’attacco informatico. La società non ha detto quanti dei suoi utenti sono stati colpiti, oltre a dettagliare che sono stati coinvolti 950 utenti RingGo nel Regno Unito. Un portavoce ha dichioarato che la maggior parte degli utenti interessati sono utenti europei del marchio. L’hackeraggio mette in luce la crescente centralizzazione dei servizi di parcheggio in tutto il mondo, app, siti Web e linee telefoniche automatizzate sostituiscono contatori fisici e addetti ai parcheggi.

EasyPark

Le macchine operatrici sono molto più costose ma non richiedono dati personali per effettuare pagamenti e possono essere utilizzate da persone che si affidano ai contanti. La raccolta centralizzata dei dati sulla posizione è particolarmente sensibile perché potrebbe essere utilizzata per la tracciare i percorsi.

EasyPark è di proprietà degli investitori di private equity, Vitruvian Partners e Verdane, acquistata dalla BMW e la Daimler nel 2021, riuscendo così ad operare in più di 4.000 città in 23 paesi, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e la maggior parte degli stati dell’Europa occidentale, Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito. La società ha affermato che il suo marchio ParkMobile, che conta 50 milioni di utenti negli Stati Uniti, non è stato interessato. Gli utenti di RingGo invece sono stati colpiti perché alcuni dei suoi servizi erano integrati con la tecnologia Easy Park, ma la piattaforma RingGo non è stata violata.

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