A Sant’Ambrogio sul Garigliano, in provincia di Frosinone, una cuoca di una struttura di accoglienza minorile è stata accusata di aver avuto rapporti sessuali con dei minorenni offrendo loro felpe, telefoni o semplicemente del denaro. I fatti, come riporta Il Messaggero, risalgono a quasi 10 anni fa, periodo in cui la donna in questione aveva 33 anni. Le prestazioni sessuali da parte dell’accusata sarebbero state offerte a diversi giovani, dei quali almeno tre avrebbero accettato in cambio di regali.
A dare il via alle indagini sulla cuoca adescatrice è stata una denuncia sporta da una collega di quest’ultima, la quale sarebbe venuta a conoscenza di questi episodi direttamente da uno dei minorenni coinvolti: “Ho una storia con una operatrice. Se non ci credi guarda la foto”. Queste sarebbero le parole riferite alla testimone, assieme alle immagini che provavano il tutto. Secondo i pm, nonostante i giovani fossero consenzienti, si trattava di induzione alla prostituzione con coinvolgimento di minori. Nell’aprile del 2016 la cuoca in questione è stata trasferita, mentre adesso ha ricevuto l’interdizione dai pubblici uffici ed una condanna di reclusione di due anni.