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Continuano incessanti le ricerche dei giovani studenti universitari, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, scomparsi da Vigonovo (VE) lo scorso sabato notte.

Dopo le prime ricerche nell’area di Vigonovo, lunedì scorso sono state rinvenute delle tracce ematiche vicino casa di Giulia, nella zona industriale di Fossò. Si attendono ancora le analisi dei campioni di sangue prelevati per capire se questi possono appartenere a Giulia o Filippo.

Ieri sera, attraverso il sistema di rilevazione delle targhe il TARGA SISTEM , la macchina di Filippo (una Fiat Grande Punto nera targata FA015YE) è stata intercettata al confine con l’Austria. Precedentemente la vettura era stata rilevata a San Candido. Intanto le autorità italiane hanno allertato le forze di polizia estere.

L’ipotesi che sta prendendo piede in queste ore è quella di sequestro di persona. Nella giornata di oggi Giulia avrebbe dovuto discutere la sua tesi di laurea in Ingegneria biomedica all’università di Padova. Questo traguardo di Giulia, si ipotizza, possa aver scaturito in Filippo la paura di un ulteriore allontanamento tra i due.

Ricordiamo infatti che i due erano stati fidanzati ma la loro relazione si era definitivamente conclusa nell’agosto di quest’anno.

Le parole dell’avvocato Stefano Tigani

Stefano Tigani, l’avvocato della famiglia di Giulia Cecchettin, in queste ore ha dichiarato: “Non abbiamo ad oggi dati certi, nemmeno per affermare che Giulia, in ipotesi, sia trattenuta dall’ex fidanzato contro la sua volontà. Ma non vi è neppure alcun elemento contrario per dire che i ragazzi non siano viviaggiungendo “Noi vogliamo solo che tornino. Certo essendo passati ormai cinque giorni di ricerche ininterrotte, senza nessun risparmio di forze, vorremmo, auspichiamo, che arrivino finalmente risultati concreti”.

Nessun riferimento sugli avvistamenti della vettura di Filippo, se non l’unica conferma in merito all’ultima rilevazione elettronica risalente a domenica mattina sulla strada 51 di Alemagna che da Cortina porta a Dobbiaco.