La giovane attivista svedese Greta Thunberg, insieme a delle “colleghe“, l’ugandese Vanessa Nakate, Luisa Neubauer dalla Germania e Helena Gualinga dall’Ecuador, sono andate a Davos, dove hanno partecipato all’incontro con il direttore generale dell’AIE, Faith Birol. “Trattare la crisi climatica come una crisi”, questo è stato il punto cardine della conversazione.
La Thunberg si è scagliata contro lo stesso forum economico, accusandolo di riunire “le persone che più stanno alimentando la distruzione del pianeta, le persone che sono al centro della crisi climatica, le persone che stanno investendo in combustibili fossili”
“Eppure – continuando – in qualche modo queste sono le persone su cui sembriamo fare affidamento per risolvere i nostri problemi“. Greta ha accusato quanti “alimentano la distruzione del pianeta” di mettere “l’avidità” e il “profitto economico a breve termine al di sopra delle persone e al di sopra del pianeta”.

“Hanno dimostrato più e più volte di dare la priorità all’avidità personale, all’avidità aziendale e ai profitti economici a breve termine rispetto alle persone e al pianeta”. E queste persone “continueranno a investire in combustibili fossili, continueranno a sacrificare le persone per il proprio guadagno”.
Insieme loro nella discussione c’era anche Birol: “La mia presenza qui è un segnale molto importante che voglio dare al mondo”, ha detto, riconoscendo che “il cambiamento climatico richiede maggiore attenzione” anche se “sfortunatamente l’attenzione sta scemando”, quando invece sarebbero necessari molti più investimenti nell’energia pulita.
Negli scorsi giorni, in Germania, Greta è stata fermata dalla polizia tedesca per proteste contro l’estrazione di altro carbone a Luetzerath assieme ad altri manifestanti.

