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Il Vangelo odierno secondo Matteo celebra il battesimo di Gesù nelle acque del Giordano ad opera di San Giovanni Battista. Quest’ultimo alla vista del Messia che gli chiedeva di battezzarlo mettendosi in fila con gli altri, gli disse testualmente: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?” Ed Egli ripose. “Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia.” Allora egli lo lasciò fare. Dovendo ragionare con la logica di questo mondo, analizzando questo suo comportamento, Gesù sarebbe forse  da considerare anacronistico e inopportuno per non aver esercitato la sua Autorità conferitagli dal sol fatto dell’essere il figlio prediletto di Dio. Qualcuno altro al suo posto si sarebbe sostituito a San Giovanni e sicuramente non avrebbe fatto la fila per arrivare fino a lui. Gesù invece chiede invece di lasciar stare affinché si adempia ogni giustizia.

Quale è questa giustizia di cui parla Gesù? È forse consentire a qualcuno che non ha la sua stessa levatura morale di fare ciò che sarebbe spettato a Lui, senza alcun’ombra di dubbio? No, lui ha compiuto in quel momento il primo ed il più grande segno di umiltà dell’umanità stessa, sottoponendosi all’Autorità di una persona che per sua stessa ammissione, sapeva di non essere all’altezza di poter compire tale epico gesto. La speranza di Gesù sarà stata forse in quel momento, quella di poter far comprendere al mondo cosa significasse l’umiltà, mostrandosi piccolo pur essendo il più grande in assoluto.

Analizzando la storia dei tempi, fino ad arrivare a quelli nostri, possiamo dire con assoluta certezza che questo segno è stato colto da tutti? Considerando la saccenza di tanti ed in particolare di coloro che hanno la responsabilità di decidere per la tranquillità o meno della vita altrui, l’egoismo e l’individualismo che regna nella società contemporanea, forse qualche dubbio è lecito poterselo porre.

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