Una somma compresa tra i 25 e i 30 milioni di euro è stata riconosciuta ai familiari delle 14 vittime della tragedia del Mottarone.
L’incidente è avvenuto il 23 maggio 2021 a seguito della rottura del cavo trainante della funivia.
Il piccolo Eitan, oggi 9 anni, l’unico sopravvissuto dell’incidente nel quale ha perso entrambi i genitori, il fratellino ed i bisnonni, ha ricevuto un indennizzo di 3 milioni di euro.
Queste cifre, trapelate dall’udienza preliminare in corso a Verbania, rappresentano il risultato di un accordo tra i legali dei familiari delle vittime e le società responsabili della gestione dell’impianto.
Gli imputati al processo per la tragedia del Mottarone
Si parla specificamente di Leitner e Reale Mutua, l’assicurazione della società Ferrovie del Mottarone, oltre ad alcuni degli imputati.
Con questo accordo si conclude la fase dei procedimenti penali riguardanti i risarcimenti spettanti alle vittime.
Adesso, l’attenzione si sposta sulle udienze per valutare la richiesta di rinvio a giudizio della procura nei confronti dei presunti responsabili della strage.
Tra gli imputati ci sono sei persone fisiche e le società Leitner e Ferrovie del Mottarone.
La decisione di riconoscere questi risarcimenti milionari mira a fornire sostegno alle famiglie delle vittime, per le loro gravi perdite.
La storia della tragedia
La mattina del 23 maggio 2021, la funivia Stresa-Alpino-Mottarone, nel cuore delle Alpi piemontesi, fu teatro di un incidente che rimarrà impresso nella memoria collettiva per sempre.
Verso le 12:30 del 23 maggio 2021, la cabina numero 3 della funivia si stava avvicinando alla stazione di monte sulla vetta del Mottarone quando si verificò il cedimento strutturale della fune trainante.
La cabina, dopo un violento rimbalzo, precipitò a una velocità sconvolgente, staccandosi dalla fune portante e schiantandosi al suolo da un’altezza di oltre 20 metri.
Cadde in una zona boschiva lontana da qualsiasi via di accesso agevolata, complicando così le operazioni di soccorso.
Tra le vittime ci furono otto italiani, cinque israeliani ed una iraniana.
L’unico sopravvissuto è appunto il piccolo Eitan Biran.
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