Nasce, a Napoli, il condomino sociale. E’ un progetto di welfare di comunità che intende superare i classici modelli assistenziali. Come? Adottando un approccio partecipativo dei condomini volto a sviluppare reti sociali di sostegno basate sul reciproco aiuto. L’obiettivo concreto è dare risposta al bisogno legato all’abitare promuovendo contemporaneamente azioni che favoriscano l’inclusione sociale. Che promuovano forme di solidarietà tra persone, famiglie e generazioni. La prima sperimentazione sarà realizzata nella struttura di Via San Nicola a Nilo. Già dal 1995 fu istituita dal Comune di Napoli per venire incontro al bisogno abitativo di anziani soli in un contesto protetto. I destinatari di questi progetti sono gli anziani soli o in coppia che risultano assegnatari in via definitiva degli alloggi siti nella struttura. Accanto a loro sono accolti nel condominio sociale nuclei familiari in condizioni di particolare disagio socio-economico. Che presentano situazioni di fragilità sociale e socio-sanitaria con particolare riferimento alle famiglie con figli minori. Cittadini che abitano temporaneamente negli alloggi e sottoscrivono “la Carta Solidale del Condominio” che contiene le regole generali per la corretta convivenza e si impegnano in azioni di solidarietà e reciprocità a partire dalle risorse delle fragilità di cui ciascuno è portatore. Le attività potranno riguardare azioni di sostegno personalizzato a specifici abitanti del condominio sociale, come il disbrigo di pratiche e piccole commissioni, l’accompagnamento presso servizi o strutture, la compagnia in determinate fasce della giornata, così come azioni di tipo comunitario come momenti di convivialità, aggregazione, svago, organizzazioni di servizi condivisi.