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Emergono nuovi dettagli nel tragico caso del neonato trovato morto sulla nave da crociera Sea Whisper al largo dell’Argentario. L’avvocato Giovanni Di Meglio, che difende la madre del piccolo, Chan Jheansel Pia Salahid, ha dichiarato che la morte del neonato, nato a bordo il 17 maggio e deceduto due giorni dopo, sarebbe stata il risultato di una “negligenza criminale” piuttosto che di un atto intenzionale di omicidio.

La Versione della Difesa dell madre

Secondo Di Meglio, la 28enne Chan Jheansel Pia Salahid, originaria di Manila, Filippine, si era sempre presa cura del neonato, allattandolo fin dalla nascita. Fonti vicine alla difesa a Grosseto sostengono che la madre e le sue due colleghe, ora accusate di omicidio volontario, avrebbero preso precauzioni per garantire la sicurezza del bambino durante la loro assenza per motivi di lavoro.

Il Bambino Nascosto nell’Armadio

Una delle misure adottate dalle tre donne per proteggere il neonato consisteva nel sistemarlo all’interno di un armadio della cabina condivisa, per evitare che potesse cadere dal letto. Nonostante queste precauzioni, il neonato è stato trovato morto, suscitando un’indagine approfondita.

Le Accuse e le Detenzioni

Chan Jheansel Pia Salahid, insieme alle colleghe Mutundu Dorcas Njuguini, originaria del Kenya, e Mphela Kgothadso Mabel Jasmine, del Sud Africa, sono state arrestate con l’accusa di omicidio volontario. Le tre donne, impiegate a bordo della Sea Whisper in ruoli di cucina o come cameriere, sono attualmente detenute nel carcere di Sollicciano a Firenze, in attesa dell’udienza di convalida.

L’Indagine in Corso

L’allarme è stato lanciato dal comandante della nave dopo aver appreso della morte del neonato nella cabina delle tre dipendenti. La procura di Grosseto ha programmato per venerdì 24 maggio l’incarico per l’autopsia presso l’ospedale Misericordia, al fine di chiarire le cause esatte della morte del bambino.

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