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Il caso della scomparsa di Alessandro Venturelli continua a suscitare profonde emozioni e dibattiti. La madre del giovane scomparso, Roberta Carassai, insieme ad altri familiari e associazioni, ha organizzato una manifestazione per il 20 aprile a Modena, per opporsi all’archiviazione del fascicolo e per chiedere un maggiore impegno nelle ricerche del figlio.

La madre di Alessandro, intervistata da Fanpage.it, ha espresso il suo dolore e la sua determinazione nel non accettare l’archiviazione del caso. “Un figlio non si archivia“, ha ribadito più volte, sottolineando la necessità di cambiare le leggi e le prassi investigative per i casi di persone scomparse.

Il 20 aprile sarà un’occasione per riunire genitori che vivono situazioni simili, oltre ad associazioni e altre realtà impegnate nella sensibilizzazione su questo tema. Si cercherà di sollevare l’attenzione sulle problematiche legate alle persone scomparse e di promuovere un maggiore impegno da parte delle istituzioni per affrontare questo problema diffuso.

Contro l’archiviazione del caso Venturelli

Il fascicolo riguardante la scomparsa di Alessandro sarà archiviato il prossimo 30 aprile, ma la madre si oppone fermamente a questa decisione. Ha dichiarato di non voler arrendersi finché non verranno trovate risposte concrete sul destino del figlio. La sua determinazione è alimentata dal desiderio di giustizia e dalla convinzione che Alessandro non sia libero di tornare a casa da solo.

Roberta Carassai ha anche espresso il suo rimpianto per eventuali errori commessi durante le prime fasi delle indagini, ma ha sottolineato che il suo unico obiettivo è trovare suo figlio. Ha criticato la mancanza di risposte da parte della procura e ha chiesto un maggiore coinvolgimento e sostegno da parte degli investigatori.

Nonostante le sfide e le incertezze, la madre di Alessandro resta determinata a continuare la sua ricerca. “Io, come dico sempre, Alessandro lo troverò, ma non sarò più quella di prima“, ha concluso.

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