Le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne brutalmente uccisa a coltellate a Rimini lo scorso 3 ottobre, proseguono con un’attesa crescente per i risultati degli esamj genetici. A quasi un anno dall’orribile crimine, gli inquirenti continuano a cercare di fare luce sull’accaduto, puntando sui test genetici come possibile chiave per identificare l’assassino.
Louis Dassilva, il 34enne vicino di casa della vittima, resta l’unico indagato nel caso. Tuttavia, il suo avvocato, Riario Fabbri, ha dichiarato che non ci sono ancora elementi concreti che possano collegarlo definitivamente al delitto. “Almeno fino a venerdì prossimo, 6 settembre, non ci sarà nulla di concreto“, ha affermato l’avvocato, riferendosi ai risultati delle perizie in corso.
Gli esami genetici
Gli esami più attesi includono i risultati dei tamponi vaginali e rettali effettuati sul corpo di Pierina Paganelli, così come l’analisi del DNA maschile, seppur in quantità ridotta, trovato su alcuni indizi chiave, come la gonna della vittima, frammenti dattiloscopici sul muro del garage, e un bisturi sequestrato a casa di Dassilva.Nel frattempo, un video di sorveglianza emergente mostra Loris Bianchi, fratello di Manuela Bianchi, nuora della vittima e con cui Dassilva aveva avuto una relazione extraconiugale, aggirarsi nei pressi della scena del crimine poche ore prima dell’omicidio. Tuttavia, sia Loris che Manuela hanno alibi per quella sera, sostenuti anche dalla testimonianza della figlia di Manuela, che afferma di aver passato l’intera serata con la madre e lo zio.Lunedì 9 settembre, il Tribunale del Riesame valuterà la misura di custodia cautelare emessa contro Dassilva, detenuto dal 16 luglio scorso. Il caso resta aperto, con molte domande ancora senza risposta.
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