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di Annachiara Flaminio

«Sosteniamo e condividiamo il “Manifesto” per la salvezza di Port’Alba lanciato dal Comitato degli imprenditori.
Ma bisogna mettere in campo azioni concrete di intervento per il rilancio dell’intera strada».

Lo dicono in una nota Achille Capone e Tecla Magliacano, rispettivamente segretario provinciale e funzionario di Napoli della Claai, l’associazione per l’artigianato e la piccola e media impresa della Campania, a margine dell’iniziativa che questa mattina ha visto scendere in piazza editori, librai e residenti che hanno dato vita ad un manifesto e a una raccolta firme per salvare Port’Alba e il suo storico arco dal degrado, sostenuti da una campagna de “Il Mattino”.  

«La Claai è disponibile a mettere a disposizione le proprie strutture, uffici e personale, per supportare l’iniziativa – si legge nella nota – già in passato, negli anni ’80, ne sono state messe in atto di simili nella zona, riscuotendo un certo successo e che oggi ci auguriamo possano essere da esempio».

L’associazione si è sempre schierata a difesa e per la salvaguardia, soprattutto nel centro antico di Napoli, dei marchi storici e delle eccellenze («Port’Alba è stato storicamente il luogo per eccellenza delle librerie e degli editori»):

«il recupero della storica Porta e il rilancio in termini produttivi dell’intera via con la valorizzazione delle piccole imprese, specialmente di attività librarie, di editoria e culturali in genere con un attento sguardo al flusso turistico – prosegue il comunicato – è senz’altro una strategia da adottare con il coinvolgimento delle istituzioni, in primis il Comune, del mondo associativo e della cultura».   

Per la Claai infine «un sostegno concreto e necessario va dato agli imprenditori che, nonostante la situazione attuale di degrado del luogo, hanno investito risorse e hanno proposto iniziative interessanti».