L’operazione di soccorso alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi, situata sul lago di Suviana, è in corso da ieri pomeriggio, ma le speranze di trovare superstiti si stanno affievolendo. Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, ha dichiarato che nonostante l’impegno profuso dalle squadre di soccorso, lo scenario che si presenta non lascia molto spazio all’ottimismo.
“La situazione è molto difficile“, ha affermato Cari. “L’acqua sta salendo e stiamo lavorando al di sotto del livello del lago, quindi con l’acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l’acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori.“
La principale preoccupazione riguarda l’acqua che continua ad invadere il sito dell’esplosione, mettendo a rischio la sicurezza degli operatori impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso. “Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro”, ha aggiunto Cari.
Al momento, si contano quattro dispersi, oltre a tre persone decedute e cinque feriti. Le vittime identificate sono Pavel Petronel Tanase, di Settimo Torinese (Torino), Mario Pisani, di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), e Vincenzo Franchina, di Sinagra (Messina).
La tragedia ha sconvolto la comunità locale e ha generato una profonda preoccupazione riguardo al destino dei dispersi. Le operazioni di soccorso proseguono con tutte le risorse disponibili, ma la situazione sul campo rimane estremamente delicata e incerta.
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