• Tempo di Lettura:2Minuti

Oggi si celebra il Giorno del Ricordo, una giornata istituita nel 2004 per commemorare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Una ferita ancora aperta nella storia italiana, che ricorda le tragiche vicende che hanno colpito migliaia di connazionali alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Le foibe sono cavità carsiche profonde e irregolari, tipiche del Carso triestino e istriano. Durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, queste cavità furono utilizzate per gettare i corpi di migliaia di italiani, vittime di esecuzioni sommarie da parte dei partigiani jugoslavi. Le stime parlano di un numero di vittime che oscilla tra i 5.000 e i 10.000, ma la cifra esatta rimane purtroppo incerta.

Con la fine della Seconda Guerra Mondiale e il passaggio di Trieste e della Venezia Giulia alla Jugoslavia, migliaia di italiani furono costretti ad abbandonare le loro terre d’origine per sfuggire alle persecuzioni e alle violenze. L’esodo giuliano-dalmata coinvolse circa 350.000 persone, che si dispersero in diverse parti d’Italia, lasciandosi alle spalle case, radici e ricordi.

Il Giorno del Ricordo, quando è stato istituito

Istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, il Giorno del Ricordo ha l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, affinché tali tragici eventi non vengano mai dimenticati. La giornata è dedicata a commemorare le sofferenze patite da migliaia di italiani innocenti e a riflettere su un periodo buio della nostra storia.

Il Giorno del Ricordo non è solo una giornata di commemorazione, ma anche un momento per riflettere sull’importanza della pace e della convivenza civile. È un impegno a non dimenticare le atrocità del passato e a costruire un futuro di rispetto e tolleranza, in cui tali tragedie non possano mai più ripetersi.

Oltre alle cerimonie ufficiali e alle iniziative commemorative, il Giorno del Ricordo rappresenta un’occasione per approfondire la conoscenza di questi eventi attraverso la lettura di libri, la visione di film e documentari, e la partecipazione a eventi culturali. È importante mantenere viva la memoria delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, soprattutto tra le nuove generazioni, affinché la storia non si ripeta e la tragedia di queste persone non venga mai dimenticata.