La mostra da Botticelli a Mucha a Torino, finestra sulla bellezza femminile nel tempo
Dal 17 Aprile al 27 Luglio si possono ammirare nelle sale Chiablese dei Musei Reali di Torino oltre 100 opere che analizzano la bellezza femminile nel tempo e nelle sue sfumature più intime Da Botticelli a Mucha. Dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, da Castel Sant’Angelo a Roma alla Collezione Salce di Treviso attraversiamo secoli di stili ed epoche diverse inizialmente mettendo a confronto due capolavori: la Venere di Botticelli e la Venere di Lorenzo di Credi, la dea dell’amore e della bellezza che attraversa tutto il mito antico. Poi si analizza la figura di Elena di Troia, rappresentata in dipinti, sculture e arrazzi che esaltano la potenza distruttiva della bellezza capace di scatenare guerre come quella dell’Iliade di Omero culminando che le protettrici delle arti: le Tre Grazie ,figlie di Zeus dispensatrici di splendore e abbondanza nel mondo ritratte in tre preziosi disegni di Antonio Canova. Dal Tema mitologico che è sempre presente al tema della natura con figure sacre e allegoriche. Poi la bellezza come virtù con la Dama con l’unicorno di Luca Longhi. L’ideale femminile dell’epoca è raccontato anche attraverso le Muse, protettrici delle arti con tele di Antiveduto Gramatica e un prezioso rame di Giovanni Battista Naldini. La mostra include inoltre una suggestiva serie di Sibille, realizzate da Orsola Maddalena Caccia, esempio di pittura al femminile nel Seicento. L’allestimento prosegue con ritratti di dame e principesse della casa sabauda, come la Contessa di Castiglione, agente segreto di Cavour che ammaliava con i suoi occhi viola qualsiasi uomo , e la regina Margherita di Savoia, emblema dell’Italia monarchica raffigurata nei ritratti di Michele Gordigiani, realizzati in un’epoca in cui la pittura iniziava a confrontarsi con l’ascesa della fotografia. L’ultima sezione della mostra introduce le interpretazioni della bellezza femminile tra fine Ottocento e primi del Novecento. Tra i protagonisti, Giovanni Grosso, Carlo Stratta e lo scultore Leonardo Bistolfi, che con le loro opere restituiscono il gusto estetico di un’epoca in cui l’eleganza si unisce al simbolismo. Il percorso culmina nella raffinata sensualità dell’Art Nouveau con le opere di Alphonse Mucha, maestro del movimento, e con il dipinto A Babilonia (Semiramide) di Cesare Saccaggi. Una delle novità più attese della mostra è la presentazione in anteprima delle indagini diagnostiche condotte sulla Venere di Botticelli della Collezione Gualino. Attraverso le ricerche sarà possibile scoprire dettagli inediti sulla tecnica pittorica del maestro fiorentino e sui suoi ripensamenti in fase di realizzazione. Come ulteriore arricchimento dell’esposizione, la Biblioteca Reale ospiterà nel nuovo Spazio Leonardo il Volto di fanciulla, un disegno autografo di Leonardo da Vinci databile tra il 1478 e il 1485.La bellezza rappresentata attraverso i secoli proiettata nell’arte che coglie il cambiamento percettivo di epoche e persone.