
Ecco le origini di ciò che sempre fu. Il Batuffolino Etereo dell’Esistenziale Guizzo.
Il dualismo che affoga nel neutro della nostra percezione scevra dalle altre n dimensioni, in contatto con noi attraverso rari varchi.
Il sonno bidimensionale, il vedere forme di volata voltandosi, le nostre paure che non sono altro che nodi nel gomito della Pallade, nodi del Ragno Arcano, abisso e demiurgo .
Colmi dei nostri stessi sentimenti che avvinghiamo ed avvinghiando ci avvinghiano, figli della luna, dell’altra parte della luna che è la stessa.
Noi siamo in lotta con noi stessi.
Il divino è e non dimentica l’assoluto, questa nostra tensione che spesso +è interrotta non dall’invidia ma da qualcosa di ancor più intenso, il non rispetto del Sacro.
Axiomachia

L’architrave assiologico cede in questa axiomachia.
Il punto più alto, il quadro di valori comuni, ciò che ci rende essenti, cade, come quadro precipita come vaso in frantumi, il fiore appassito.
Il male non è e quindi non pone vita se non alla sua medesima negazione del bene ma diviene essendo e già è passando, come col tempo entropico, nell’anima.
Noi non possiamo filare ma già cooperiamo al filare, non possiamo dir no a noi, ma dobbiamo superarci l’Aracne, la ragazza che si credeva migliore di Pallade, finì trasformata. Lei già filava ma voleva essere la filatrice di tutti. Ognuno ha già il suo spazio cooperativo nella filanda bagnata dai guizzi d’abisso delle nostre esistenze.
Seguiteci su https://www.facebook.com/persemprenews

Dottore in Giurisprudenza, Giornalista Pubblicista, Autore, Blogger, Esperto in Scienze Criminologiche, Agente Investigativo Antifrode, Esperto in Agiografia e vita di Santi e Beati, Angelologia e Demonologia Esperto in Storia della Inquisizione e delle Polizie. Critico d’Arte. Esperto in Parapsicologia Umanista e Criptozoologia