Napoli Comicon 2024: luci ed ombre dell’edizione dei record
Il 28 aprile si è conclusa l’edizione del 2024 del Comicon di Napoli. Vediamo insieme i punti di forza e di debolezza di questo festival.
Premesse da considerare
L’edizione del Napoli Comicon 2024 non si è risparmiata: ha superato l’edizione dell’anno precedente contando un numero di espositori molto maggiore, introducendo tutta una serie di eventi dedicati anche al mondo coreano ed occupando quasi tutta la superficie disponibile all’interno della Mostra d’Oltremare.
Tutto questo ovviamente è anche legato all’aumento del costo dei biglietti (che hanno visto prezzi diversi in base alla giornata) e degli abbonamenti che ha portato il pubblico ad avere aspettative molto più alte in vista di una spesa quasi in linea con il Lucca Comics ed altre fiere internazionali.
Nell’edizione del 2024 particolare risalto è stato dato al gioco di ruolo e da tavolo: il “ring” nel viale principale della mostra, che in passato ospitava solo le sfide tra artisti, quest’anno è stato utilizzato anche per sessioni gdr dal vivo con la partecipazione dei vari ospiti legati a questo mondo oltre al concorso “Game Jam” per lo sviluppo di un nuovo gioco da tavolo indipendente svolto nel corso dei 4 giorni di fiera.


L’organizzazione
L’organizzazione del Comicon è stata uno dei tasti dolenti di quest’anno e solo durante l’ultimo giorno il grande pubblico è riuscito a godere di quasi l’intero potenziale organizzativo necessario.
Infatti durante il primo giorno sono emerse grosse falle nella gestione delle file e dei controlli presso gli ingressi con uno staff numeroso ma totalmente spaesato. Anche la delimitazione dell’area di fiera durante il 25 aprile ha presentato grossi problemi che hanno costretto, per ragioni di ordine pubblico, a ridurre lo spazio disponibile nel parcheggio quick della mostra d’oltremare su Via Terracina con varie persone che sono riuscite ad accedere senza biglietto.
Dal lato di Piazzale Tecchio invece la forte pioggia ha reso ancora più evidenti i problemi di gestione delle diverse file dedicate che negli anni passati agevolavano molto le operazioni di ingresso: si è giunti infatti ad una situazione particolarmente pericolosa dove la distinzione tra le file era totalmente saltata e varie persone sono state costrette a scavalcare le transenne per non essere schiacciati dalla folla dietro che spingeva.
Sui social non sono infatti mancate le lamentele relative al 25 aprile con molte persone costrette a rinunciare ad entrare a causa della forte pioggia e dell’eccessiva lentezza e disorganizzazione degli addetti agli ingressi.
Anche per le file interne legate alle attività previste nel programma dei vari giorni (soprattutto per accedere al teatro ed ai firmacopie) hanno causato alcune difficoltà ma per fortuna sono state comunque gestite abbastanza velocemente evitando l’insoddisfazione collettiva.
Una miglioria per la prossima edizione potrebbe essere quella di prevedere una copertura più ampia davanti ai punti dedicati ai firmacopie all’aperto ed alle file così da evitare di far attendere molte ore sotto la pioggia o sotto il caldo ed il sole intenso tipico del Comicon di Napoli.

La sicurezza
La sicurezza proprio come l’organizzazione, nonostante un risultato complessivo sufficiente, è stata uno dei punti deboli di questa edizione proprio a causa dell’inesperienza degli addetti ed alle direttive confusionarie che hanno in più occasioni creato incoerenze tra i vari ingressi.
In particolare durante i primi due giorni, caratterizzati dalle frequenti ed intense piogge, presso l’ingresso di Via Terracina si poteva assistere ad una tolleranza zero verso gli ombrelli muniti di punta con relativo sequestro in fase di controlli mentre presso gli altri ingressi si è seguita una politica più permissiva probabilmente per non far vivere il disagio di girare per la fiera senza ombrello. A tal proposito si può solo far presente che la frustrazione nasce non tanto dalla decisione di non ammettere determinati ombrelli bensì dal senso di ingiustizia legato alla fortuna di incontrare un addetto comprensivo o meno.
Una soluzione potrebbe essere comunicare esplicitamente poco prima dell’inizio della fiera quali ombrelli sono ammessi ed assicurarsi che quanto stabilito per la sicurezza dei visitatori sia applicato presso tutti gli ingressi.
Tralasciando quanto sopra esposto, questa edizione ha comunque avuto un clima particolarmente tranquillo e non ci sono stati eventi particolarmente preoccupanti dal punto di vista della sicurezza nonostante la totale assenza di controlli da parte degli addetti negli spazi interni della mostra sulle armi possedute dai cosplayer e dai visitatori che le acquistavano presso i vari espositori (della questione “check-in armi” se ne parlerà nel paragrafo dedicato al cosplay).
Il cibo e le food area
Bisogna ricordare che il Napoli Comicon include anche il “PizzaCon” con la presenza di numerose pizzerie che offrono la classica margherita ed una propria pizza speciale per la fiera. Questa edizione è stata in linea con quella del 2023 con una gestione ed un’organizzazione efficace ed efficiente permettendo ai visitatori di non attendere eccessivamente. In particolare ImpastoVivo merita una menzione speciale per essere stata una delle pizzeria con la fila più “scorrevole” di questa edizione.
Novità di questa edizione è stata l’inclusione di alcuni stand dedicati al cibo coreano oltre ai tipici venditori di pietanze legate all’Asian Village ed una migliore distribuzione delle aree con tavoli e gazebo per permettere di mangiare all’ombra o al riparo dalla pioggia.
Anche quest’anno Puok ha partecipato con la sua cucina su ruote e, come anche nel 2023, ha riscosso un grosso successo con lunghe file tutti i giorni a prescindere dalle condizioni meteo.
Per quanto riguarda le bibite la RedBull ha offerto numerosi punti vendita nelle varie aree della fiera mentre la Forst per le birre ha utilizzato la disposizione “classica” dei chioschi già testata nelle edizioni passate. Peccato soltanto per l’ultimo giorno di fiera poiché nel pomeriggio tutti i chioschi avevano esaurito i bicchieri richiedendo soluzioni alternative per avere una birra.
Gli espositori
Questa edizione di Napoli Comicon ha visto un grande numero di espositori rispetto alle edizioni passate con numerosi stand legati ad attività associative o espositive oltre ai classici venditori di gadget ed accessori. I padiglioni dedicati ai giochi da tavolo e di ruolo hanno visto una grossa partecipazione di realtà di varie dimensioni oltre ad essere stata introdotta la nuova installazione denominata “Megadungeon” dov’era possibile giocare in compagnia.
Purtroppo, come ogni anno, quasi tutti gli stand di vendita di prodotti legati al mondo nerd avevano esposte “mistery bag” che, se da un lato garantiscono guadagni facili ed assicurati all’espositore, dall’altro spesso includono stampe ed oggetti raffiguranti disegni ed opere di terzi che non hanno concesso alcuna licenza d’utilizzo dei propri lavori per uso commerciale. Questa abitudine, insieme alla “AI art” danneggia considerevolmente gli autori e disegnatori che si ritrovano infatti privati di qualsiasi potenziale guadagno legato alle proprie opere.
Altra delusione è stata vedere ancora in vendita numerose action figure false nonostante la presenza del negozio ufficiale Bandai e dei numerosi ichiban disponibili.
Pertanto, come sono stati multati vari espositori dall’ispettorato del lavoro che il 24 aprile ha “beccato” numerosi dipendenti non in regola, sarebbe molto gradita una verifica della legalità di questa tipologia di prodotti soprattutto quando la Guardia di Finanza e la Polizia hanno dei loro spazi espositivi e di contatto con il pubblico nello spazio della fiera.
Tra le realtà espositive della fiera alcune sono state di particolare impatto durante la visita dei padiglioni. Basti pensare al Funko Pop store, all’Official Store dello Studio Ghibli ed agli stand Panini e J-Pop (con i relativi firmacopie).
Realtà di minore dimensione ma che comunque meritano di essere menzionate sono i ragazzi di Komeroshi con i loro prodotti eco friendly, il collettivo di artisti Artsteady che hanno esposto alcuni fumetti particolarmente divertenti ed innovativi ed infine i ragazzi di Orao the Game con il loro gioco di carte tutto italiano.

L’allestimento
Il Napoli Comicon 2024 ha visto una ventata di aria fresca grazie al duro lavoro coordinato e guidato da Gabriella Orefice e di tutto lo staff di allestitori. Infatti l’Asian Village ha finalmente visto una rivoluzione copernicana delle installazioni espositive con la sostituzione del tempio giapponese (riutilizzato ogni anno da molto tempo) con una serie di stanze e spazi in grado di ricreare atmosfere diverse ma distintive del mondo orientale.
Oltre alla cura degli spazi interni, la zona Asian ha visto anche l’installazione di numerose lanterne e di un ponte mantenendo la coerenza tematica con le attività previste tale area verde e con le varie esibizioni sul palco del “Music Dojo”.
Per il padiglione dedicato alla sezione Games, Gabriella Orefice ha deciso di installare il Megadungeon con decorazioni tipiche di un castello fantasy creando la giusta atmosfera per i numerosi tavoli da gioco organizzati al suo interno.
L’allestimento del Comicon 2024 è stato particolarmente curato nel padiglione 1 e 2 dedicati alle realtà artistiche e del fumetto con numerose mostre di forte impatto oltre ad un posizionamento ben studiato per la “Artist Hall” dove si svolgevano i firmacopie dei vari ospiti legati al mondo del fumetto che non ostacolava il flusso dei visitatori non interessati a questa attività.
Come nel 2023, un grosso spazio è stato dedicato alle Winx con uno stand di vendita di gadget ufficiali unito ad una mostra espositiva dei costumi e della storia del noto cartone animato europeo.

Il cosplay
Il Comicon, così come tutte le fiere del fumetto, deve una buona fetta della propria atmosfera ed attrattiva ai numerosi cosplayer che partecipano indossando costumi dei personaggi più disparati ed amati dai visitatori.
Come ogni anno, uno dei principali problemi è stato il check-in armi che tutti i visitatori dovevano effettuare per poter circolare liberamente con repliche di armi legate al proprio personaggio oppure acquistate in fiera.
Infatti, inizialmente era stata annunciata la presenza di due punti di controllo armi in zone diverse della mostra d’oltremare per poter effettuare questa operazione senza dover attraversare tutta la fiera ma, una volta iniziata la fiera, si è scoperto che l’unico punto funzionante era quello vicino l’ingresso di Piazzale Tecchio creando non pochi disagi: in alcuni casi gli addetti alla sicurezza, senza alcuna particolare giustificazione legata al regolamento, comunicavano a chi possedeva un’arma di fare il giro dall’esterno per accedere dall’ingresso dov’era situato il check-in armi quando invece nel regolamento del Comicon ed in tutte le comunicazioni ufficiali nulla di simile era stato annunciato.
Proprio per questo motivo molti cosplayer, ignari della cronicità di questo problema tra le varie edizioni, hanno percorso grosse distanze a piedi mentre altre persone, insistendo e chiedendo spiegazioni, sono riuscite ad entrare senza alcun tipo di assicurazione da parte degli addetti che raggiungessero effettivamente il punto di controllo camminando attraverso la mostra.
Questo tipo di falla, unita alla totale assenza di attenzione da parte della sicurezza all’effettiva presenza dei nastri appositi sulle armi (indicativi dell’avvenuto controllo) ha creato una situazione di potenziale pericolo per i visitatori. Negli anni passati questo problema era molto meno evidente poiché c’erano sempre “pattuglie” di addetti della sicurezza che fermavano chiunque avesse un’arma cosplay o acquistata in fiera e non più contenuta all’interno del suo imballaggio accompagnando il “sospetto” al check-in armi.
Dal punto di vista dei servizi offerti ai cosplayer questa edizione ha implementato la possibilità di organizzare un set fotografico con un fotografo professionista presso un apposita area del padiglione dedicato all’Asian Village ed ha permesso la partecipazione dei vincitori della Gara Cosplay Pro
Provvidenziali sono stati poi i servizi di guardaroba e gli spogliatoi che hanno garantito un elevato livello di comfort sempre apprezzato insieme all’immancabile SOS Cosplay che ha lavorato senza tregua per tutti i giorni di fiera.
Questa edizione ha visto un aumento rispetto a quella passata del numero di cosplayer con costumi particolarmente curati ed elaborati insieme ma ha visto meno neofiti e meno gruppi numerosi nonostante gli annunci dei numerosi raduni. Molto probabilmente il fattore determinante è stato il meteo incerto dei primi giorni che ha scoraggiato parte dei visitatori.
Complessivamente, il Comicon 2024 è riuscito a soddisfare le aspettative della maggior parte del pubblico ed ha mantenuto la vivacità che lo ha sempre contraddistinto grazie all’entusiasmo dei raduni organizzati ed annunciati tramite la pagina ufficiale instagram con l’aiuto di KC Group.
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Laureato in giurisprudenza con tesi in logica ed informatica giuridica e praticante avvocato.
Da sempre appassionato al mondo nerd ed alla musica, frequenta il mondo del cosplay e delle fiere del fumetto da più di dieci anni.