Il calendario liturgico il 14 dicembre ricorda San Pompeo, vescovo di Pavia. Sulla vita di questo santo si hanno pochissime notizie. Si sa per certo che fu il successore di San Siro, secondo vescovo dell’elenco dei pastori che la tradizione assegna a Pavia.
Sebbene in Italia il 14 dicembre si festeggia l’onomastico di San Pompeo, in questa data si festeggia anche San Giovanni della Croce.
Collaboratore di Santa Teresa d’Avila nella fondazione dei Carmelitani Scalzi, Dottore della Chiesa.
Chi è? La storia di San Giovanni dalla Croce
Nacque a Fontiveros in Castiglia (Spagna) nel 1542, da una famiglia poverissima.
Orfano molto presto del padre; una madre laboriosa e intraprendente per far fronte alla fame. Il piccolo Juan venne subito colpito dalla durezza della vita. Provato nel fisico, ma temprato nello spirito, si diede da fare come infermiere per mantenersi agli studi cui si sentì portato.
A 20 anni decise di entrare nel noviziato dei Carmelitani. Arrivò al Sacerdozio a 24 anni, ma si scoprì dentro una gran voglia di una vita rigorosamente consacrata nel silenzio e nella contemplazione, una voglia che neppure i brillanti studi teologici nella prestigiosa università di Salamanca riuscirono a sopire.
Ci pensò Santa Teresa ad offrirgli una soluzione, invitandolo a partecipare alla Riforma dell’Ordine Carmelitano. Maestro dei novizi, attirò tanti giovani che desideravano condurre una vita come lui.
Scrisse poemi e trattati che sprigionavano la sua sapienza mistica, quella che non viene dai libri e dagli studi, ma che si “sa per amore”.
Morì a Ubeda il 14 dicembre 1591, a soli 49 anni, facendo sue, in un trasporto d’amore, le parole del Cantico dei cantici: “Rompi la tela ormai al dolce incontro!”.
La sua spiritualità non sradica e non impone un programma fisso di vita. Pur rimanendo nei nostri quotidiani impegni, ci chiede di vivere nell’attenzione amorosa, un orientamento a Dio totale e rigorosamente esclusivo.
Il suo magistero orale e scritto, illumina tutto il percorso cui l’anima è chiamata per il raggiungimento del “Monte”, dei vertici della spiritualità ove si compie il mistero amoroso dell’unione con Dio.
La Chiesa ha riconosciuto il valore universale della dottrina ascetica e mistica di S. Giovanni della Croce procamandolo Dottore Mistico della Chiesa Universale.
