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Sguardi d’Autore

Il ghetto di Roma è considerato il più antico del mondo occidentale. Fu il papa Paolo IV ad ordinarne la costruzione nel 1555 revocando tutti i diritti concessi agli ebrei romani e dotandolo, originariamente, di soli due accessi per entrare ed uscire. La vita per gli ebrei era molto dura ed era sottoposta ad una serie di obblighi e divieti: obbligo di risiedere all’interno del ghetto e di portare sempre con se un segno distintivo di appartenenza alla comunità ebraica, proibizione di esercitare ogni tipo di commercio ad eccezione di stracci e vestiti e di possedere beni immobili. Gli ebrei fecero di necessità virtù diventando, grazie anche a questi divieti, scaltri commercianti di abbigliamento e abili uomini d’affari nel campo dei prestiti.

Piazza delle 5 scole

Già Piazza Giudia, era al tempo del “serraglio degli ebrei” per metà dentro il ghetto e per l’altra fuori. Poiche agli ebrei era proibito avere più di una sinagoga, in un unico edificio ne raggrupparono 5: la Catalana, La Siciliana, la Castigliana, la scola del Tempio e la scola Nova; a seconda dei diversi riti religiosi. Papa Leone XII, Annibale della Ghenga, visto lo stato miserevole in cui erano costretti a vivere i “ giudii” concesse loro le case prospicienti via della Regginella (da via Portico d’Ottavia a piazza Mattei). A Pasquino non parve vero e fece immediatamente sentire la sua sarcastica voce:


“Fior di mughetto
Papa Leone è diventato matto,
restrigne li cristiani
e allarga er ghetto.”
(Giuseppe Zingaretti)

Piazza delle 5 Scole al tempo del Ghetto piazza Giulia.
Acquerello cm 50X60 (Giuseppe Zingaretti)

Il tempietto del Carmelo

In piazza Costaguti risalente alla seconda metà del ‘700. Tra le varie vicissitudini era la bottega di un paio di ciabattini. Caduto in rovina, aveva per porta un paio di lamiere contorte “bandoni” in romanesco. Oltre che in S.Maria del Pianto e S.Angelo in Pescheria, vi si tenevano le pediche coatte agli ebrei nell’intento di convertirli al cristianesimo. I “Giudii” per non sentire le ingiurie ed i predicozzi dei Padri Gesuiti, si tappavano le orecchie con la cera per non sentirli.

Il tempietto del Carmelo, Acquerello cm 50X70 (Giuseppe Zingaretti)

La Torre soricara

Questa torre fu costruita in diverse fasi a partire dal Medioevo, forse nel XII secolo, addossata al Portico d’Ottavia. Essa è chiamata anche Fornicata, a causa della sua forma, ma anche dei Grassi, dal nome della famiglia proprietaria che la acquistò dalla famiglia Orsini nel 1369. Nel 1481 fu acquistata dall’Ospedale di Santa Maria della Consolazione.

La Torre Soricara in zona Ghetto adiacente S.Angelo in Pescheria acquerello cm 50X70 (Giuseppe Zingaretti)

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