Il nuovo ministro dell’istruzione Valditara ha emanato circolare che vieta l’uso di cellulari in classe perché causa distrazione ma non saranno puniti gli studenti con provvedimenti disciplinati.
Ma la circolare si limita all’uso improprio durante le lezioni, se il docente chiede agli agli studenti di utilizzare lo smartphone solo per lo scopo didattico quest’ultimi potranno utilizzarlo.

“L’interesse dello studente, che noi dobbiamo tutelare, è quello di stare in classe per imparare, distarsi in classe con i cellulari non permette di seguire la lezione in maniera proficua ed è inoltre mancanza di rispetto per il docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza.
L’intento che intendo perseguire è quello di una scuola seria che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno. Una recente indagine eseguita dalla VII commissione del Senato ha anche evidenziato gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi. La scuola deve essere il luogo dove i talenti e la creatività dei giovani si esaltano, non vengono mortificati con un abuso reiterato dei telefonini.
Con la circolare, non introduciamo sanzioni disciplinari, ci richiamiamo al senso della responsabilità. Invitiamo peraltro le scuole garantire il rispetto delle norme in vigore e a promuovere, se necessario, più stringenti integrazioni dei regolamenti e dei Patti di corresponsabilità educativa, per impedire nei fatti l’uso improprio di questi dispositivi”– dichiara Valditara.
“Nessuno scandalo: anche i docenti non devono usare i cellulari in classe”. Così Attilio Fratta che guida il sindacato Dirigentiscuola e che dice di essersi complimentato con il ministro Valditara per la circolare sul tema.
“Conosco molti docenti che fanno utilizzare il cellulare a scopo didattico giusto, per altri motivi non si deve avere. Bisogna educare innanzitutto le famiglie, non si porta a scuola il cellulare; per qualsiasi emergenza ci sono le segreterie delle scuole”
