“Assicurazioni digitali: L’ innovazione fa marcia indietro”
Nulla da fare, si torna alle origini.
Negli ultimi anni l’assicurazione è stata travolta da slogan e promesse di semplicità. Polizze con un click, comparatori online che garantivano “il prezzo migliore”, siti che spuntavano come funghi, compagnie nate digitali che dicevano di voler cambiare tutto.
Eppure, col passare del tempo, stiamo assistendo a un fenomeno curioso: proprio quei modelli che volevano cancellare gli intermediari, oggi scoprono di averne bisogno.
È il paradosso dell’innovazione.
Compagnie nate solo online che aprono punti fisici.
Realtà che spingevano sull’autonomia totale del cliente, ma che hanno finito per dare mandati agli agenti.
Prodotti low-cost che, nel momento della verità (un sinistro o una richiesta di chiarimento), hanno mostrato tutti i limiti di coperture ridotte e servizi inefficaci.
La “grande innovazione” alla fine si è scontrata con un bisogno elementare.
Avere qualcuno di cui fidarsi.
Il problema però non è solo delle Compagnie.
Se queste formule hanno preso piede, una parte di responsabilità ce l’hanno anche certi intermediari.
Chi ha scelto di rappresentare modelli del genere limitandosi a “distribuire polizze”, senza analizzare i rischi, senza spiegare davvero le garanzie, senza accompagnare i clienti, ha contribuito a rafforzare l’idea che l’assicurazione sia solo un prezzo e un foglio da stampare.
Eppure il nostro mestiere è altro.
Capire quali rischi trasferire all’assicurazione e quali no, tradurre le clausole in parole semplici, essere presenti quando serve davvero.
Da assicuratore non posso far altro che ricordare sempre, quanto sia importante diffidare dalle scorciatoie.
L’assicurazione non è un pacco da ritirare.
Inoltre, l’augurio più grande è che gli intermediari, oltre a criticare i modelli digitali, alzino l’asticella e tornino a fare consulenza vera.
È necessario invece dire alle compagnie che va bene innovare, ma senza dimenticare che la vera rivoluzione è mantenere fiducia e continuità.
Credibilità insomma, stiamo parlando di assicurazioni, non di frutta al mercato.
Una serie di richieste che hanno il sapore di un dolce ritorno. Un ritorno alla normalità.
Il cliente, alla fine, vuole solo questo. Un numero da chiamare, una persona che lo ascolti, una compagnia che, al momento giusto, indennizzi i sinistri.
Niente di nuovo, in realtà. È la base del nostro lavoro.
Il paradosso è che oggi, dopo tanta “innovazione”, sembri quasi il futuro.
Nessuna magia. Persone vere, che ci mettono il volto e la voce. Stare accanto al cliente quando ne ha più bisogno. Il futuro com’era il passato.
