Dazi, guerre e energia tengono il mondo (e l’Italia) con il fiato sospeso
Lettura in 3 minLa prima settimana di settembre si è chiusa con mercati nervosi e un’agenda geopolitica densa. La stretta sui big tech in Europa ha innescato nuove minacce di dazi dagli Stati Uniti; sul fronte bellico è salito il tono della propaganda e sono proseguite le discussioni su sanzioni e “garanzie di sicurezza” per Kyiv; l’energia ha visto il petrolio arretrare in attesa dell’OPEC+ di domenica, mentre il gas europeo resta sotto controllo. Per l’Italia, tra Cernobbio, spread sotto controllo e listini in calo, la settimana conferma che il 2025 resta un anno di crescita debole ma resiliente. Antitrust…
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