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In esclusiva per Per Sempre News, intervista al segretario nazionale della Faisa Confail Domenica De Sena. Impegnato nel sindacato da oltre 30 anni, De Sena esprime preoccupazione per le problematiche, diventate oramai croniche, che affliggono il nostro paese.

Sono molti quelli che  decidono di lasciare l’Italia cosa ne pensa?

“I salari bassi stanno spingendo molti medici e paramedici ad andare via dall’Italia. Gli Emirati Arabi sono diventati un polo d’attrazione non solo per i calciatori ma anche per altre categorie. Il lavoro deve essere riconosciuto nei diritti e non deve comportare frustrazione. La mia rabbia scaturisce  nel vedere ottimi professionisti la cui professionalità viene quotidianamente calpestata. Formiamo il personale medico per poi cederlo ad altri. E a noi restano i disservizi.”

Ha espresso preoccupazione per ciò che sta accadendo nel mondo, cosa teme?

 “Le guerre sono un abominio, non esiste un aggredito e un aggressore, non esiste ragione o torto  quando ci sono  vittime, soprattutto bambini. La violenza è violenza. Non entro nel merito delle questioni politiche ma queste barbarie si ripercuoteranno anche in Europa, in Italia. E lo stiamo già vedendo da tempo con la guerra in Ucraina. Siamo tutti vittime del regresso. E prego che si ponga fine a questo massacro e si ritorni a essere umani.”

Stipendi e aumenti, a che punto siamo?

Siamo messi male. Da tempo mi batto ribadendo che gli stipendi devono essere proporzionati al tenore di vita. Come avviene negli altri paesi europei. Sono sempre di più i giovani che restano in casa con le proprie famiglie e non perché manca il desiderio di autonomia. Mancano le condizioni necessarie. I giovani non sono irresponsabili sono demotivati. Lo Stato lamenta il basso tasso di natalità ma ne è responsabile. Siamo un paese alla deriva, con stipendi bassi, tasse alte e carenze infrastrutturali. In questo modo, non ci sarà futuro”