Gli attacchi a distanza con droni e missili, di cui molti portati dietro le linee del fronte, sono sempre più frequenti da ambo le parti. I russi lo fanno praticamente da sempre ed in modo generalizzato e spregiudicato. Gli ucraini ad una controffensiva portata avanti ad est verso Bakmut e a sud ovest nella regione di Zaporizia stanno affiancando ed incrementando gli attacchi su siti operativi e logistici russi sia in territorio russo che in Crimea.
Di recente un attacco con un missile da crociera del tipo Shadow, lanciato da aereo, ha colpito il quartier generale della flotta russa del Mar Nero (BSF-Black Sea Fleet) a Sebastopoli. Questo attacco andato a segno avrebbe causato, secondo fonti ucraine, il ferimento e l’uccisione di oltre 30 ufficiali russi tra cui anche l’ammiraglio Viktor Sokolov, comandante della stessa flotta. I russi non confermano queste perdite importanti che se vere creerebbero dei problemi nella catena di comando e controllo della flotta. Per respingere le affermazioni ucraine i russi dovrebbero almeno fare apparire pubblicamente, non in video, il loro ammiraglio.
La BSF è considerata tra il meglio della marina russa ed è una vera e propria base mobile da cui partono attacchi missilistici sul territorio ucraino. Oltre che del Mar Nero è anche flotta del Mar D’Azov e del Mar Mediterraneo. Ha altresì il comando delle forze di terra ed aeree stanziate in Crimea e su una parte di quelle impegnate nelle operazioni difensive a Zaporizia occidentale e sulla riva sinistra del fiume Dnipro a Kherson. La sede a Sebastopoli del comando non è recente ma risale a prima dell’annessione della penisola di Crimea alla Russia avvenuta nel 2014. Fino ad allora si basava su un contratto di locazione stipulato nel 1991, anno in cui l’Ucraina dichiarava la sua l’indipendenza .
Crimea Bersaglio di Kiev.
Le truppe di Kiev avevano già preso di mira la Crimea ed avevano colpito altri obiettivi su quel territorio. Tra questi dei sistemi di difesa aerea, il che avrebbe diminuito la capacità di difesa dei russi della penisola, e due navi militari. La Crimea, molto militarizzata dal 2014, è una fortezza russa. Le basi ed i siti militari sono funzionali alle operazioni di Mosca nel sud dell’Ucraina. Questo rende quella regione “attrattivamente” strategica per gli attacchi ucraini che, a detta di Kiev, continueranno.
L’Ucraina, a ragione, ha sempre rivendicato la penisola come parte del proprio territorio usurpato da Mosca. Gli attacchi portati sul quel suolo, per ora, vanno inquadrati e messi in sistema con la controffensiva che le truppe ucraine stanno portando avanti sul fronte meridionale del paese. Di tentativi di riconquista, a cui alcuni accennano, se ne dovrà parlare solo dopo un successo delle operazioni nel sud.
Controffensiva ucraina a Zaporizia.
Li a sud, nella regione di Zaporizia occidentale, sul saliente di Orichiv e lungo la direzione Tokmak-Melitopol, la controffensiva ucraina sta ottenendo dei primi risultati tattici. Questo però non basta per far gridare ad un successo operativo di rilievo che potrebbe essere la premessa per un rovesciamento della situazione. Per poter giungere a tanto, secondo l’istituto americano per lo studio della guerra, le operazioni (di controffensiva) ucraine dovrebbero: mantenere il loro impulso per tutto l’inverno; essere supportate da sufficienti forze di riserva; avere una adeguata potenza di combattimento che oltre a non esaurirsi col culmine del proprio sforzo deve essere mantenuta anche in corrispondenza dell’inizio del degrado delle capacità russe. Inoltre, fattore importante, le difese di Mosca poste in profondità non devono avere la stessa organizzazione e consistenza di quelle del primo tratto di linea violato.
I russi non sono disposti a cedere e di contro, forse proprio nel tentativo di portare la controffensiva ucraina al suo culmine per farla poi degradare, cercano di opporre difesa ad oltranza e contrattacchi. Anche a costi ingenti. Infatti con questo principio e proprio sul saliente di Orichiv le truppe russe stanno ingaggiando gli ucraini in prossimità di alcuni centri posti sulla linea di sfondamento della controffensiva ucraina tra Robotyne e Verbove.
In quest’area per ambo le parti si gioca molto del futuro delle rispettive operazioni.
I russi hanno una risorsa di “mano d’opera” quasi inesauribile anche se con deficit di preparazione.
Gli ucraini sono convinti che le loro capacità di combattimento andranno oltre l’inverno. Quest’aspetto, compresa la criticata velocità di avanzamento, dipende molto dai livelli di sostegno dell’occidente in termini di forniture di armi e materiali. E, non da ultimo, dalla celerità con cui vengono inviate.
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