Charlotte Matteini risponde a Selvaggia Lucarelli: “Mi fa solo pubblicità”
L’intervista concessa da Martina Strazzer a Selvaggia Lucarelli ha avuto ampia risonanza mediatica e non è passata inosservata a Charlotte Matteini, la giornalista che per prima aveva dato voce alla vicenda della contabile incinta,dopo settimane di lavoro e di ricostruzioni accurate.
Sebbene non faccia mai riferimento diretto a Lucarelli chiamandola per nome, Matteini ha parlato apertamente nelle storie di instagram di una condotta che, a suo giudizio, non rispetterebbe i principi fondamentali della correttezza giornalistica. “Ho letto, ma in questo momento ho altre priorità”, ha dichiarato, sottolineando come la collega abbia compiuto, a suo dire, “una mossa brutta a livello etico”.
Il punto centrale del suo malumore non riguarda solo la questione di visibilità, ma piuttosto il rispetto reciproco tra professionisti che operano nello stesso campo. Per Matteini, Lucarelli avrebbe fatto passare — seppur in maniera implicita — l’idea che lei si fosse limitata a raccogliere una testimonianza senza verificarla adeguatamente. Un’accusa pesante, che lei respinge con fermezza:
“Io non mi sarei mai permessa di fare una roba del genere sapendo che c’è una collega che a questa cosa ha lavorato, e facendola passare, nemmeno troppo velatamente, come una che raccoglie un racconto e pubblica un qualcosa senza aver verificato quel racconto. Questa è una cosa che io non permetto di dire nemmeno a mia madre, figuriamoci, a una persona che fa il mio stesso lavoro“.
Dietro queste parole si legge l’indignazione di chi vede messa in discussione la propria reputazione professionale. Matteini ricorda infatti di aver sollecitato Strazzer più volte, nell’arco di tre settimane, senza ricevere risposte.
Il disaccordo non riguarda solo la gestione delle fonti. Matteini accusa Lucarelli di aver provato a “bruciarle” la seconda parte della sua inchiesta, già in preparazione.Nonostante ciò, non sembra voler cedere terreno: “Mi fa solo pubblicità”, osserva con ironia. In effetti, il clamore mediatico scaturito dalla replica di Lucarelli ha avuto un effetto inaspettato: ha reso Matteini più conosciuta al grande pubblico, amplificando la portata del suo lavoro.
Nella sua replica, la giornalista insiste sulla scrupolosità del proprio metodo:
“Concludo con tre piccoli appunti, perché chi ha lavorato con me negli anni sa quanto sono rigorosa, quasi a livello veramente ossessivo, con la verifica delle fonti e delle prove. Quindi, onestamente, passare per quella che ascolta un racconto e lo diffonde solo sulla base di un racconto non è esattamente il mio metodo di lavoro…”.
L’elemento etico torna più volte nel suo discorso: per Matteini, un lavoro serio richiede confronto e verifica, non insinuazioni. Sottolinea inoltre che la collega che ha raccolto la replica di Strazzer possedeva il suo numero e avrebbe potuto contattarla per chiarimenti, ma non lo ha fatto.
Un altro nodo del contendere riguarda un esposto all’AGCM. Nella newsletter, Lucarelli ha raccontato che Matteini avrebbe intenzione di presentarlo, lasciando intendere che si trattasse di un gesto inusuale. La diretta interessata ha ribattuto con fermezza:
“E il terzo appunto, quel punto di domanda dove io nella seconda newsletter dichiaro che farò io un’esposta all’AGCM con tutto il materiale, non capisco onestamente che cosa ci sia da sminuire su questo punto. Non è la prima volta che lo faccio, l’ho già fatto in passato, nel momento in cui io raccolgo delle carte, delle prove che possono essere utili alle autorità, le ho sempre date, non è il primo esposto che faccio“.
La vicenda mette in luce non solo uno scontro personale, ma anche una questione più ampia: fino a che punto, nel giornalismo d’inchiesta, è legittimo “anticipare” o ridimensionare il lavoro altrui? E dove si colloca il confine tra concorrenza professionale e rispetto reciproco?
Charlotte Matteini, con le sue parole, sembra voler richiamare tutti a un principio fondamentale: l’etica non è un dettaglio, ma il fondamento del mestiere. E si sa, alcuni si fanno chiamare giornalisti, ma agiscono come gossippari.
Aspirante Giornalista. Laurea in Educatrice socio culturale e iscritta alla Magistrale di Comunicazione, Media Digitali e Giornalismo. Appassionata di temi sociali, gender studies e cronaca rosa.