Lulù Selassié racconta la sua esperienza con il braccialetto elettronico
È nella puntata zero della nuova stagione di Seconda Vita, il format firmato da Gabriele Parpiglia, che Lulù Selassié ha deciso di raccontare per la prima volta senza filtri un capitolo delicato della sua vita. L’ex concorrente del Grande Fratello Vip, diventata nota anche per la sua tormentata storia d’amore con Manuel Bortuzzo, ha spiegato cosa ha significato per lei convivere con il braccialetto elettronico, tra limiti quotidiani e giudizi pubblici.
Durante l’intervista, Lulù ha ripercorso non solo le difficoltà personali, ma anche le ripercussioni mediatiche della relazione con Bortuzzo, finita sotto i riflettori e conclusasi tra polemiche, incomprensioni e amarezza.
“Ho scelto il rito abbreviato non per ammissione di colpa, ma semplicemente perché altrimenti sarei finita in carcere. Ho seguito il consiglio del mio avvocato che mi ha detto che le condizioni non erano fra le più favorevoli nei miei confronti.Ho scoperto della denuncia il 27 maggio, un mese dopo che lui lo aveva fatto“.
Lulù Selassié: 10 mesi con il braccialetto elettronico
“Il 19 giugno il giudice ha richiesto che mi venisse applicato il braccialetto elettronico, e mi è stato messo lo stesso giorno. Quella notte non sono riuscita a dormire. L’ho indossato per dieci mesi. È come avere l’anima spezzata, perché ti senti percepita da tutti come colpevole. Era stato disposto per impedirmi di avvicinarmi a lui, ma non c’era alcun pericolo: non avevo alcun interesse nemmeno a incontrarlo per caso per strada, e per fortuna non è mai successo.
Quella misura però mi ha impedito di lavorare: ho passato tutta l’estate chiusa in casa. Solo una volta sono riuscita ad andare al mare, completamente fasciata. Uscivo sempre con jeans, pantaloni lunghi o stivali: nessuno sapeva che lo indossavo, nemmeno i miei amici. Solo la mia famiglia ne era a conoscenza. La distanza che dovevo mantenere da Manuel era di 500 metri. Il mio legale ha presentato due richieste per farmi togliere il braccialetto, ma entrambe sono state rifiutate. Anche quando mi sono trasferita a Milano (Manuel abitava a Roma, ndr), ho fatto nuovamente richiesta per la revoca del braccialetto, ma il giudice ha rifiutato ancora“.
Aspirante Giornalista. Laurea in Educatrice socio culturale e iscritta alla Magistrale di Comunicazione, Media Digitali e Giornalismo. Appassionata di temi sociali, gender studies e cronaca rosa.