Il virus della Westnile
Il virus del Nilo occidentale è un Flavivirus. Si trasmette con la puntura di una zanzara ,tipo Culex È diffusa come zona geografica sia in Europa che in in Africa I serbatoi del virus sono gli uccelli e le stesse zanzare.Il virus colpisce gli esseri umani, ma anche varie specie animali, come cavalli , gatti , cani ecc.Il virus si chiama così in quanto è stato evidenziato,per la prima volta,nella zona dell’ Nilo, isolato da una donna egiziana che presentava una febbre molto alta, nel 1937.,Poi tale virus ,negli anni 50 ,si è diffuso in tutto il mondo , anche negli Stati Uniti.In Italia è stato scoperto, nel 2012 un nuovo ceppo virale.I vettori che diffonde il virus sono le zanzare , che preferiscono ambienti umidi e alte temperature.Oltre alle zanzare , come abbiamo detto in precedenza, gli uccelli rappresentano il principale serbatoio di diffusione del virus .Le zanzare pungendo gli uccelli si infettano e a loro volta infettano l’uomo e altri animali.L’infezione in umana nell’ottanta percento dei casi non dà sintomi ; nel venti percento dei casi il virus da dei sintomi pseudo-influenzali con febbre, nausea, vomito, dolori e mal di testa; in casi più gravi,possiamo avere tremori, rigidità del collo, perdita della vista e convulsioni .Poi nello 0,1 percento dei casi, in soggetti immunodepressi e anziani, la malattia si evidenzia con una meningite , che può portare questi soggetti a morte .In passato le zone più a rischio d’infezione erano la Pianura Padana e l’ Emilia Romagna.Oggi le zone più a rischio sono il casertano e il basso Lazio , dove anche quest’ anno si sono verificati vari decessi.Per quanto riguarda la terapia essa è essenzialmente sintomatica con l’utilizzo di antifebbrili,antidolorifici, antibiotici ecc Prevenzione – Una prevenzione vaccinale non esiste- la profilassi è essenzialmente ambientale . Innanzitutto bisogna evitare di uscire nelle prime ore mattutine e negli orari serali , coprirsi in maniera adeguata con camicie a maniche lunghe,pantaloni coprenti,usare zanzariere ,allontanare le acque stagnanti ,scodelle , contenitori e recipienti pienid’acqua , in quanto in questi ambienti la zanzara si può facilmente riprodurre.Importanti sono i piani di sorveglianza e supervisione per il controllo della diffusione di questo virus che è diventato ormai endemico in alcune zone d’Italia Ispezioni che avvengono già dal 2008,che vedono nella lotta al virus collaborare fianco a fianco medici, biologi e veterinari.Per ulteriori informazioni rivolgersi all ‘indirizzo email lucianoubaldo50@gmail.com .