La guerra in Ucraina sta gradualmente dirigendosi verso una guerra posizionale. Le ragioni che vi concorrono sono diverse. A dirlo è il Capo di Stato maggiore delle Forze Armate di Kiev, il Generale Valerii Zaluzhnyi 1.
La guerra posizionale andrebbe ad avvantaggiare i russi. Gli darebbe la possibilità di riorganizzarsi e rafforzarsi. L’alto ufficiale ucraino comunque intravede degli spiragli positivi per il suo paese. Per Zaluzhny bisogna comprendere ed analizzare la situazione per trovare vie di uscita e soluzioni che possono far volgere la guerra a favore dell’Ucraina.
I margini perché questo possa avvenire ci sono. D’altronde è innegabile l’impegno e la volontà degli ucraini dimostrati con la resistenza e con le controffensive di successo sviluppate nel 2022. Ma l’Ucraina è anche consapevole che l’attuale controffensiva, seppur con qualche successo, non sta dando i risultati sperati.
Per venite fuori da una guerra posizionale e di relativo stallo, per il generale Zaluzhnyi, è necessario:
- “ottenere la superiorità aerea”. Le dottrine della guerra moderna concordano sul fatto che è implicito conseguire la superiorità aerea per poter portare avanti con successo operazioni di terra su larga scala e nel tempo;
- “essere in grado di rompere gli sbarramenti dei campi minati in profondità”. Questi, messi in sistema, rappresentano un notevole ostacolo al movimento. Bisogna disporre dei mezzi idonei per effettuare una bonifica anche speditiva prima che accurata;
- “aumentare l’efficacia del fuoco di controbatteria”. L’individuazione e la neutralizzazione delle postazioni di batterie nemiche è fondamentale per lo sviluppo delle operazioni delle truppe di terra;
- “creare e addestrare le riserve necessarie”. Questo permette organizzare unità preparate e pronte per l’immissione in teatro. Oltre che avere la disponibilità di personale per la sostituzione dei soldati caduti o feriti;
- “sviluppare capacità di guerra elettronica (EW-Electtronic Warfare)”. E’ necessaria per stabilire il controllo e la supremazia dello spettro elettromagnetico. Attraverso l’etere si comunica, si ricevono e si impartiscono ordini, si guidano droni e sistemi d’arma, si acquisiscono informazioni etc.
Tutte queste componenti, comunque, rappresentano un complemento al sostegno ed alle forniture di armi, munizioni e attrezzature dei partner occidentali. Cosa che il Presidente Zelensky continua a chiedere a gran voce.
È chiaro che analoghe considerazioni vengono fatte anche da parte russa che su molti aspetti è avvantaggiata rispetto all’Ucraina. La Russia dispone di: molte armi e munizioni di cui si rifornisce anche dalla Corea del Nord e dall’Iran; capacità (anche di convincimento coercitive) di mobilitazione molto maggiori (tanto che il capo dell’intelligence ucraina ha definito le risorse umane russe come una scorta quasi inesauribile); sistemi di guerra elettronica avanzati ed efficaci; superiorità aerea che però non è stata in grado di sfruttare per le capacita di difesa aerea ucraine.
In questo quadro, con l’inverno che ormai avvolge e gela l’est, con una crisi Medio Orientale che influisce anche sul teatro ucraino, è difficile che si possa assistere a grandi capovolgimenti della situazione al fronte. Forse qualcosa si vedrà dopo la stagione fredda.
- Valerii Zaluzhnyi – MODERN POSITIONAL WARFARE AND HOW TO WIN IN IT – “…However, due to many subjective and objective reasons, the war at the present stage is gradually moving to a positional form…”. ↩︎
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